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Riot e Ubisoft collaborano alla ricerca per creare “comunità di gioco più positive”

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Migliorando gli strumenti di moderazione basati sull’intelligenza artificiale.

Riot Games e Ubisoft hanno annunciato una partnership che vedrà le società collaborare a un progetto di ricerca con l’obiettivo di creare “comunità di gioco più positive”.

Come spiegato in un sul sito web di Riotil progetto, che prende il nome di Zero Harm in Comms, è il primo passo di un’iniziativa intersettoriale che vedrà le due aziende lavorare su un database per la raccolta dei dati di gioco.

Questi dati anonimizzati – costituiti da registri di chat etichettati in base ai comportamenti, da quelli neutrali a quelli razzisti e sessisti – saranno utilizzati per addestrare meglio gli strumenti di moderazione preventiva basati sull’intelligenza artificiale, aiutandoli a riconoscere e analizzare in modo più efficace, e quindi a individuare e mitigare, i comportamenti di disturbo nel gioco.

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“Grazie all’ampio catalogo di giochi popolari di Ubisoft e ai titoli altamente competitivi di Riot”, spiega il post, “il database risultante da questa partnership dovrebbe coprire un’ampia gamma di giocatori e casi d’uso per addestrare meglio i sistemi di intelligenza artificiale a rilevare e mitigare i comportamenti dannosi”

Riot suggerisce che migliori sistemi di intelligenza artificiale in grado di rilevare automaticamente i comportamenti dannosi saranno sempre più preziosi “man mano che i giochi diventano sempre più popolari in tutto il mondo” e le sfide della moderazione online crescono.

“Abbiamo davvero riconosciuto che si tratta di un problema più grande di quello che una sola azienda può risolvere”, ha dichiarato il responsabile della ricerca tecnologica di Riot Games Wesley Kerr in una sul sito web di Ubisoft, “e quindi come possiamo unirci e iniziare a prendere in mano il problema che stiamo cercando di risolvere? Come possiamo affrontare questi problemi e spingere ulteriormente l’intero settore in avanti?”.

Il progetto “Zero Harm in Comms” è in corso da circa sei mesi e le due aziende intendono condividere i risultati ottenuti, nonché i potenziali passi successivi, con il settore in generale l’anno prossimo.

La notizia di oggi segue la pubblicazione del primo Rapporto sulla trasparenza digitale di Xbox all’inizio di questa settimana, in cui Microsoft sottolinea anche l’importanza degli strumenti di moderazione automatica.

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