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I gemelli miliardari che hanno accusato Mark Zuckerberg di aver rubato l’idea di Facebook stanno cercando di rivoluzionare il settore delle criptovalute in Europa

L’Europa è sempre stata una delle regioni più critiche nel mondo delle criptovalute. Nonostante l’interesse di aree come gli Stati Uniti o l’Asia, il Vecchio Continente tende a inarcare le sopracciglia quando si tratta di analizzare le possibilità delle valute digitali. Tuttavia, solo pochi mesi dopo aver analizzato con scetticismo come la posizione degli Stati Uniti potrebbe influenzare il futuro dell’economia europea, molte aziende tecnologiche stanno per ricevere il via libera dall’UE nel quadro di una crescente controversia normativa. Come sottolinea Reuters, due importanti società di criptovalute si stanno avvicinando all’ottenimento delle licenze per operare nell’Unione Europea. Tale situazione potrebbe verificarsi in base al nuovo regolamento MiCA, che ha permesso a Malta di approvare rapidamente le licenze per OKX e Crypto.com. In effetti, questa situazione ha sollevato preoccupazioni sulla velocità del processo, ma non sono le uniche piattaforme sotto i riflettori europei: anche Gemini, una piattaforma fondata dai fratelli Winklevoss (coinvolti nella creazione di Facebook) è in procinto di ricevere la licenza da Malta.Il futuro delle criptovalute in EuropaNon è la prima volta che l’Europa si trova nell’occhio del ciclone quando si parla di criptovalute: qualche mese fa, infatti, ha fatto notizia la Repubblica Libera di Liberlandia. Justin Sun, accusato di frode e riciclaggio di denaro, è diventato primo ministro di questa regione inesistente situata al confine tra Serbia e Croazia. Ora i riflettori sono puntati su Malta, in quanto alcuni regolatori criticano il fatto che Malta e altri piccoli Paesi hanno meno personale e potrebbero quindi essere molto più flessibili con la loro legislazione digitale. L’ESMA, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, sta esaminando le procedure di Malta e, secondo Reuters, pubblicherà un rapporto di valutazione nelle prossime settimane. Tuttavia, sebbene paesi come la Francia abbiano messo in guardia da una possibile corsa al ribasso normativo in assenza di una supervisione uniforme, Malta non è l’unico paese a preoccuparsi. Anche il Lussemburgo, un’altra regione che si distingue per le sue piccole dimensioni, sta cercando di ottenere l’approvazione per Coinbase, un’azienda che impiega già 200 persone in Europa e potrebbe assumerne altre 20 in questo Paese.È quindi scoppiata una polemica sulle opinioni di Paesi come la Francia, che ritiene che la vera motivazione di questi accordi sia legata a interessi personali e quindi non a norme rigorose. Questo, a sua volta, ha fatto sì che l’Irlanda perdesse terreno rispetto a Paesi più permissivi, in quanto la sua banca centrale ha equiparato il mondo delle criptovalute a un classico schema Ponzi. Il mercato globale delle criptovalute vale attualmente 3,07 trilioni di euro, una cifra che potrebbe aver indotto l’Europa a riconsiderare la propria posizione. Immagine principale da 3DJuegos In 3DJuegos | Gli hacker nordcoreani hanno trovato un punto cieco nella sicurezza degli Stati Uniti: come hanno ingannato le società di criptovalute In 3DGames | Snoop Dogg rivela quanto guadagna su Spotify per 1 miliardo di ascolti e decide di lasciare definitivamente la piattaforma

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