Sono passati quattro mesi da quando Apple ha accettato di pagare 92 milioni di euro come parte di un accordo relativo allo spionaggio di Siri. Pur sostenendo di non aver ascoltato le conversazioni degli utenti, l’azienda ha scelto di accettare la somma piuttosto che proseguire le indagini. Ora, a quasi mezzo anno dallo scoppio della controversia, l’azienda ha introdotto un modulo che consentirà agli utenti idonei di richiedere un massimo di 100 euro, a condizione che soddisfino determinate condizioni. Come sottolinea TechSpot, ogni persona potrà richiedere fino a 20 euro per ogni dispositivo Siri attivato accidentalmente. L’accordo copre i dispositivi acquistati tra il 17 settembre 2014 e il 31 dicembre 2024, una cifra che corrisponde a tutti i telefoni dell’azienda dall’iPhone 6 all’iPhone 16 (compresi), nonché a qualsiasi iPad o MacBook rilasciato in quel periodo. Per quanto riguarda il periodo di reclamo, questo durerà fino al 2 luglio 2025 e può essere effettuato tramite la seguente pagina.perché Siri è nell’occhio del ciclone?Nonostante i tentativi di Apple di rivitalizzare l’interesse per Siri, questa notizia gioca a sfavore delle recenti mosse dell’azienda. Secondo l’articolo originale, i denuncianti sostengono che Siri ha registrato conversazioni private senza consenso e, inoltre, ha condiviso tali registrazioni con gli appaltatori. Apple, da parte sua, ha negato di aver utilizzato i dati per la pubblicità mirata, ma ha accettato di modificare le sue pratiche di gestione delle informazioni degli utenti. La causa è in corso dal 2019 e ha portato l’azienda a stanziare 92 milioni di euro per coprire i casi degli interessati. Alla fine del 2023, il gigante tecnologico ha confermato di aver utilizzato l’ascolto attivo per fornire informazioni relative alle conversazioni degli utenti. In questo modo, hanno preso piede le testimonianze di alcuni denuncianti, che hanno affermato di aver ricevuto annunci pubblicitari relativi ad argomenti discussi in privato. Finora Apple non ha ammesso la colpa, ma si è scusata e ha promesso di implementare maggiori controlli sulla privacy in futuro. Infine, è riuscita anche a garantire che il pagamento finale per dispositivo dipende dal numero totale di reclami, ma la cifra non sarà mai superiore ai due citati: 20 euro per dispositivo fino a un massimo di 100. Immagine principale di Omid Armin (Unsplash) Su 3DJuegos | Apple punta i riflettori sull’India in un contesto di incertezza tariffaria, ma c’è un problema: un iPhone da 3.500 euro In 3DJuegos | Dopo aver battuto Apple, Epic Games annuncia una mossa per competere con Steam e conquistare il favore degli sviluppatori