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Recensione di No Man’s Sky

Recensiamo per voi l’atteso titolo di esplorazione spaziale No Man’s Sky, uno sforzo titanico da parte di un piccolo studio che ha deciso di puntare alle stelle.

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Prima di cominciare con questa nostra recensione di No Man’s Sky facciamo una piccola riflessione che vale anche come avviso. Il ruolo principale di una recensione (almeno secondo chi scrive queste righe) è trattare le informazioni necessarie al lettore per fargli sapere se un gioco è o meno di suo gradimento. Oltre al volto, oltre alla qualità letteraria del testo in sé, il nostro obiettivo è quello di dare ai lettori quegli strumenti. I videogiochi, come tante altre cose, vengono percepite in modo diverso in base a chi li gioca, non tutti i giocatori sono uguali e nemmeno vogliono le stesse cose. Un videogioco può eccellere in ciò per cui è pensato, avere raccolto milioni di voti ottimi e Game of the Year, ma ci sarà sempre al mondo qualcuno che lo trova noioso. Questa è una realtà.

Per questo motivo, anche se non è molto ben visto iniziare dalla parte negativa, cominciamo questa recensione di No Man’s Sky sconsigliando il gioco ai giocatori che a nostro parere non lo apprezzeranno:

  • Se non sopporti periodi noiosi con attività ripetitive necessarie a ottenere gli elementi di cui hai bisogno per avanzare, non comprarlo.
  • Se cerchi azione immediata, combattimenti elaborati nello spazio o in terra, non comprarlo.
  • Se stai cercando un videogioco che sia una vera sfida nel combattere per la propria vita, No Man’s Sky non fa per te.
  • Se odi dover gestire un inventario limitato, non comprarlo.
  • Se cerchi un videogioco di simulazione spaziale con controlli “realistici” che sfrutti bene un HOTA, non è questo.
  • Se di un sandbox spaziale ti interessano elementi come trasporti, commercio, logistica o costruzione, non fa per te.
  • Se ti piace il fotorealismo e la grafica top di gamma, non ti piacerà il comparto visivo.
  • Se speri di condividere avventure spaziali coi tuoi amici, assolutamente non comprarlo.

Questi sono i gruppi che a nostro parere non troveranno nessun piacere a giocare a No Man’s Sky. Sicuramente a questo punto, e a causa dell’enorme palla di neve che si è creata intorno al lancio del gioco, possiamo dire che il marketing per questo gioco è stato (in un certo senso) irresponsabile. Per qualche motivo, si è decido che il piccolo videogioco di uno studio di 15 persone sarebbe stato il punto di svolta del genere dei sandbox spaziali, un genere storicamente complesso che ha avuto pochi esponenti a causa delle difficoltà tecniche e di design. Ovviamente il marketing del videogioco è sempre indirizzato a rafforzarne gli elementi positivi e a presentare i momenti “stellari” sotto forma di video, e quei momenti stellarti esistono, ma c’è che un video di 4 minuti non può mostrare è ciò che si trova nel mezzo.

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E ciò che si trova nel mezzo è un videogioco molto incentrato sulla esplorazione planetaria procedurale, nel trovare piccoli paesaggi mozzafiato e creature strane, dare nomi a pianeti, trovare frammenti con storie della galassia e delle sue specie, nel progredire per ottenere equipaggiamenti migliori, navi migliori e passare il tempo viaggiando. Il punto di forza di No Man’s Sky è quello: viaggiare, conoscere, trovare. Forse il messaggio doveva essere indirizzato in quella direzione per evitare queste delusioni, anziché insistere sul fatto che tutto era possibile, lasciando ai fan riempirsi la testa con fantasie. Non è che abbiano mentito, tecnicamente ci sono diversi elementi come il combattimento e il commercio ad esempio, ma non sono parti molto sviluppate. Il combattimento a terra è praticamente inconsistente, e il combattimento spaziale è più coinvolgente, ma ancora troppo semplice e abbastanza arcade. Per quanto riguarda il commercio, è estremamente semplice, allontanandosi dalla complessità di altri titoli.

Il gioco però mostra la sua faccia migliore quando ci concentriamo sulla sua tematica principale: l’esplorazione. Tutti i pianeti hanno elementi interessanti, dipende dalle sue condizioni. Ci sono pianeti più vuoti, ma che forse conterranno costosi metalli da vendere. Ci sono altri più vivi, e ce ne sono persino con elementi costosissimi che solitamente hanno un’alta attività di sentinelle che cercheranno di punire i nostri tentativi di saccheggio. Guadagnare soldi è facile, basta trovare uno di quei pianeti e poi avere la fortuna che la stazione spaziale del sistema lo compri a un prezzo più caro rispetto alla media planetaria. Questa combinazione può permetterci di guadagnare milioni facilmente, quindi progredire è relativamente semplice.

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Quando hanno presentato il gioco e ci hanno detto che avremmo avuto un universo grande, definitivamente non mentivano. No Man’s Sky è un gioco enorme, colossale, con 18.446.744.073.709.551.616 pianeti che possono essere scoperti da noi e da altri giocatori e ognuno di essi generato in modo casuale con caratteristiche, vita, flora e fauna diverse. Ogni minuscolo punto, ogni luogo che sarà possibile vedere nell’immensa mappa del gioco può essere visitato e non solo, ogni pianeta in sé è una mappa considerevole. Quindi lascia senza dubbio una soddisfacente sensazione di aver messo piede su una terra mai vista prima da nessun altro, una terra di nessuno.

La nostra Storia

In No Man’s Sky non è presente una storia lineare. Non conosceremo personaggi importanti e non ci saranno trame complesse ne uno sviluppo di gioco per capitoli o zone. Il videogioco parla della nostra storia e delle nostre azioni. Seppure il nostro obiettivo teorico sia quello di trovare il centro dell’universo, e che è possibile trovare indizi circa le nostre origini e informazioni sul universo mentre esploriamo, quello è solo uno dei sentieri che possiamo percorrere.

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Un altro elemento che ci è piaciuto e che rende scorrevole l’esplorazione e la grande quantità di testi e l’interazione con le razze aliene. Sia se seguiamo lo sviluppo “lineare” del gioco, seguendo una rotta stabilita, sia se viaggiamo per i fatti nostri, è possibile trovare monoliti, rifugi di coloni e case abbandonate in ogni tipo di pianeta. Questa località di solito contengono frammenti del passato, chiavi per capire una delle lingue aliene o nuove tecnologie per migliorare il nostro equipaggiamento. Ma le stesse storie che vengono narrate in questi luoghi hanno un valore, e ce ne sono in abbondanza, da angustiose cronache sulla sopravvivenza di un viaggiatore morto da ormai molto tempo, a leggende che fanno parte della storia di una civiltà. Sono testi piccoli, ma riescono a inserirci nell’universo di No Man’s Sky e a darci un buon argomento per continuare a esplorare.

Uomo contro Natura

L’universo di No Man’s Sky è pieno di pericoli in ogni dove. Sia quando esploriamo un pianeta che quando esploriamo la galassia troveremo nel nostro percorso alcuni inconvenienti che renderanno una sfida la nostra esperienza di gioco e ci costringeranno a pensare meglio al nostro equipaggiamento prima di avventurarci in una zona sconosciuta. Esplorando la galassia possiamo trovare Pirati spaziali che vorranno eliminarci per ottenere le nostre risorse, saremo testimoni di battaglie tra navi di diverse fazioni, e troveremo navi su cui esiste una ricompensa oltre ad avere la possibilità di attaccare se lo desideriamo (ma ci sono sentinelle anche nello spazio).

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Mentre esploriamo i pianeti troviamo moltissime creature e specie. Ognuna di esse avrà un comportamento generato casualmente, e questo vuol dire che possono essere simpatiche e mansuete ma anche veri predatori ansiosi di farci a pezzi, per questo motivo è importante analizzare i dintorni per scoprire le diverse creature che abitano un pianeta. Occorrerà anche fare attenzione alle sentinelle, che sono gli incaricati di proteggere armonia e sicurezza dei pianeti e diventeranno ostili se altereremo troppo l’ordine naturale delle cose. Per fortuna, ci daranno la caccia solo per un tempo limitato.

Ma le creature non saranno l’unico dei nostri problemi mentre esploriamo l’universo dinnanzi a noi, alcuni pianeti hanno delle condizioni specifiche che semplicemente noi non possiamo reggere. Pianeti molto freddi o con temperature estremamente elevate, pianeti con un atmosfera tossica per noi e altri mille pericoli che ci attendono in No Man’s Sky.

Adattamento e sopravvivenza

Per sopravvivere a tutti gli elementi del gioco sarà necessario adattarsi e migliorare il nostro equipaggiamento con le tecnologie che possiamo fabbricare coi diversi materiali che possiamo ottenere nei pianeti che visitiamo. È anche possibile comprare nuove cose tramite i negozi ogni volta che visitiamo stazioni spaziali o quando troviamo commercianti nei pianeti, commercianti che a volte ci daranno dei progetti di fabbricazione che possiamo utilizzare per creare oggetti.

Ci sono tre elementi in No Man’s Sky che debbono essere migliorati ogni volte che è possibile: L’Exotuta, la nave spaziale e il nostro multi-tool. Per garantire la nostra sopravvivenza in un pianeta con condizioni avverse abbiamo bisogno di tecnologie nuove che ci permettano di sopportarle, ma inoltre queste tecnologie dobbiamo curarle e mantenerle, sennò si romperanno e saremmo costretti a cercare le risorse adatte per ripararle. C’è un enorme varietà di tecnologia da acquisire con cui possiamo migliorare questi tre elementi, ma inoltre c’è la possibilità di acquistare migliorie per la tute, nuove navi e nuovi multi-tool, che ci tenteranno con migliori prestazioni e, specialmente, più spazio per inventario e migliorie.

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A questo punto non possiamo non menzionare un elementi che sicuramente farà odiare No Man’s Sky durante le prime ore: la gestione dell’inventario. Il nostro spazio è diviso tra gli slot della nostra Exotuta e quelli della navicella, ma si dà il caso che la nostra prima navicella abbia uno spazio ridicolo e l’unico modo di aggiungere più spazio alla nostra Exotuta pare essere trovare certe strutture nei pianeti che permettono di aggiungere uno spazio alla volta. Come se fosse poco, per via di una strana decisione di design, si dà il caso che ogni nuova tecnologia che incorporiamo alla nave o alla tuta sottrae uno spazio dell’inventario. Tutto questo implica che durante le prime ore, mentre accumuliamo soldi per ottenere una navicella con più spazio, dobbiamo anche combattere con la mancanza di spazio, fare molti viaggi per vendere risorse costose e stare attenti ad avere le risorse necessarie per il nostro supporto vitale o per far partire la navicella. Richiede solo un po’ di sforzo e pazienza in questo spazio iniziale, ma non sarà certo una cosa che allevierà la sensazione tediosa che a volte proveremo.

In ogni caso, anche se l’elemento di sopravvivenza è proprio questo, non possiamo dire che sia specialmente interessante per come è stato implementato, specialmente a causa della scarsa difficoltà. Ci sono pianeti in cui è praticamente impossibile stare a lungo senza il giusto equipaggiamento, ma puoi semplicemente scegliere di andartene da qualche altra parte. I materiali sono facili da ottenere in ogni caso e manca una maggior varietà di situazioni che ci facciano sentire la difficoltà di “sopravvivere”. Più pericoli e più incisivi, in modo forse irregolare, avrebbero aiutato a incrementare la sensazione di pericolo (qualcosa di basico come la notte in Minecraft, che ha contribuito tanto a catturare i giocatori nel primo periodo, avrebbe fatto bene al titolo di Hello Games).

La Strana Bellezza di No Man’s Sky

Anticipiamo da subito che il videogioco di Hello Games non è esattamente la Giocona. Dal punto di vista tecnico, entrambe le versioni trascinano il peso dell’ambizione di uno studio piccolo che cerca di fare qualcosa di grande. Saliamo sulla nostra navicella sulla superficie di un pianeta e possiamo vedere evidenti effetti di popping in cui formazioni rocciose appariranno proprio davanti ai nostri occhi, ci sono cali di framerate, il FOV è molto piccolo e in generale tecnicamente il gioco è un po’ più che discreto, un sacrificio necessario per la creazione dell’universo procedurale. C’è un motivo se esistono così pochi sandbox spaziali che offrono esplorazione planetaria, ed è perché è molto difficile da implementare, e anche molto difficile offrire la classe di varietà che rende il tutto interessante.

Lo vediamo nel gioco, accumulando pianeti che non hanno molto da offrire, forse qualche cielo interessante, dipende dai pianeti vicini, o una certa sensazione di quiete aliena, ma poco più: esploreremo un po’, cercheremo qualcosa di interessante da raccogliere, cercheremo di scoprire nuove specie e continueremo il nostro percorso. Se anche a voi, come a noi, piace esplorare tutti i pianeti di un sistema, possiamo trovare una buona successione di pianeti che dicono davvero poco. Ma quando saremo un po’ annoiati di vedere pianeti insulsi, quando meno ce lo aspettiamo, troveremo qualcosa che catturerà la nostra attenzione, pianeti piani di vita o con strutture proprie e strane, o pianeti acquatici con bellissimi paesaggi sottomarini e curiose specie o cose divertenti in cui le formule procedurali sono riuscite a costruire qualcosa di curioso e non ridicolo. E quando troveremo quei pianeti che ci innamoreranno, che solo noi avremo visitato per primi nel gioco, è in quei momento che sentiremo la magia di No Man’s Sky e dei suoi trilioni di pianeti.

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Come dicevamo, difficilmente sarà un prodotto che accontenterà tutti, occorre un po’ di romanticismo per apprezzare questa facciata dietro ai diversi problemi tecnici che ha No Man’s Sky sia su PlayStation 4 che su PC, li ha, e sono innegabili. Ma ci sembra naturale difendere questo modo di ottenere bellezza a partire dal caos procedurale, di fare in modo che da un insieme di formule matematiche compaia qualcosa di unico, diverso, speciale e che ci incanti o ci faccia riflettere su quanto siamo insignificanti davanti alla vastità dell’universo. Pochissimi sono i videogiochi che hanno provato qualcosa di simile a questo, e anche se il risultato è migliorabile, non gli toglieremo il merito che ha. Inoltre, l’incantevole colonna sonora contribuisce ad accompagnarci in questi momenti di isolamento cosmico.

Conclusione

Non possiamo evitare un po’ di dispiacere per tutto ciò che si sta creando intorno al gioco di Hello Games, ne possiamo toglierci di dosso la sensazione che l’eccesso di aspettative sia stato un tiro mancino per il videogioco. Tutte quelle recensioni negative su Steam in pochi giorni sono lo specchio migliore per contemplare il grado di divisione, polemica e attenzioni che ha generato un videogioco che in altre circostanze sarebbe passato inosservato. Episodi ingenui, come la polemica sulle funzionalità multiplayer e la mancanza di una risposta chiara e contundente su questa funzionalità hanno contribuito al malcontento e a dare ali a quelli che considerano che quanto successo con il videogioco sia frutto di manipolazione mediatica, puntando il dito contro Sony e contro la stessa Hello Games.

Ma non è compito nostro giudicare tutto ciò, anche se chi scrive queste righe non riesce a immaginare comportamenti ingannevoli o malintenzionati (il che non necessariamente è un bene, né quando si valutano i giochi, né nella vita in generale, ma ci sono cose che sono insite in ognuno di noi). D’altra parte, occorre tenere conto che è proprio tutto questo clamore che ha elevato le vendite di un videogioco che in altre circostanze sarebbe passato inosservato, quindi lo speciale scrutinio da parte della community non può essere considerato ingiusto.

Possiamo però parlare di un aspetto polemico su cui è nato un interessante dibattito, che è il prezzo. Ci sono diverse correnti di opinione che si chiedono se la recensione di un gioco debba tenere conto del prezzo (nel bene e nel male) o passare sopra a un valore che non è fisso e cambia col tempo. L’argomentazione è che un gioco “non è migliore” per essere meno costoso, cosa più che vera, ma nel nostro caso consideriamo che anche se meno costoso non è migliore, lo rende più accessibile e la sensazione di rischio è minore. Un prezzo inferiore rende molti, per natura, più tolleranti al rischio e alla sperimentazione, mentre un prezzo maggiore ci rende automaticamente più esigenti. In questo caso, consideriamo che sarebbe stato adeguato, per via delle sue limitazioni e problemi, un prezzo un po’ più basso di quello scelto per il lancio.

Ci sembra che ci sia un gioco molto interessante dentro a No Man’s Sky, un gioco molto attraente per un settore concreto di giocatori che cercano qualcosa di diversi, tranquillo e di lento scorrimento in cui passare ore rilassati e persi in una galassia digitale. Ci sembra anche che ci sia un enorme potenziale di crescita per il gioco se incorpora nuovi e migliori elementi alla sua formula. Allo stesso tempo, non negheremo le sue imperfezioni, specialmente la sua mancanza di varietà, la sensazione che vari elementi del gioco siano incompleti e che possa essere un’esperienza frustrante e tediosa. È, in definitiva, un gioco che può essere amato oltre i suoi problemi, e che può essere odiato nonostante i suoi punti di forza.

No Man's Sky

60,66 €
7.7

Gameplay

7.0/10

Grafica

7.0/10

Sonoro

9.0/10

Pro

  • Il senso di perdersi in una galassia enorme
  • L'elemento di apprendimento dei linguaggi e storie
  • Quando trovi un pianeta pieno di vita o curioso
  • Grande quantità di tecnologie e navicelle in cui spendere soldi e risorse

Contro

  • Momenti tediosi mentre otteniamo risorse in pianeti poco interessanti.
  • Elementi come combattimento e sopravvivenza, troppo piatti e senza profondità.
  • Mancanza generale di varietà e possibilità
  • Un buon numero di problemi e imperfezioni tecniche.
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