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CD Projekt RED sembra non aver imparato nulla da Cyberpunk 2077, ma in realtà il nuovo gameplay di The Witcher 4 dice il contrario

Quando hanno annunciato che The Witcher 4 avrebbe avuto una presenza nello State of Unreal non l’ho preso troppo sul serio. Poteva essere una tipica collaborazione che mostrava dettagli specifici senza molti filmati reali (o pseudo-reali). Ma ciò che CD Projekt RED ha finito per mostrare è, come si diceva nel Falcone Maltese, la materia di cui sono fatti i sogni. Tradotto in videogiochi, la materia di cui sono fatti i megatoni che vincevano gli E3. Sì, il nuovo “gameplay” con o senza virgolette, come preferite, è uno di quelli che entusiasmano. Ed eccoci di nuovo qui. Ci risiamo con l’anticipazione che ci avverte che il videogiocatore è l’unico animale che inciampa due volte sulla stessa pietra. Perché, da un lato, il megaton è sempre stato quel video perfettamente orchestrato per stupire, per far funzionare tutto, e che è ben lontano da quello che potrebbe essere il gioco reale. Tutti ricordiamo gli esempi classici, dalle famose CG degli anni 2000 come Killzone 2 ai gameplay orchestrati come Watch Dogs. Ma d’altra parte, guardando il filmato che hanno mostrato, mi sembra (sì, datemi pure dell’illuso) credibile, fino a un certo punto, perché è confermato che si tratta di una demo di Unreal creata con i materiali grafici di The Witcher 4. Tenete presente il contesto: non si tratta del teatro di una delle grandi case produttrici di videogiochi, ma di un motore tecnico che sta mostrando i progressi e gli aggiornamenti del proprio Unreal Engine 5.6. Non è la prima volta che Unreal rilascia una demo che abbiamo potuto anche provare, come nel caso di The Matrix Awakens. Qui è arrivato proprio per mostrare quelle nuove tecnologie che vogliono puntare sull’efficienza algoritmica e non sulla forza bruta. Lo dimostra il nuovo framework di animazione di Unreal, che permette di tenere conto della muscolatura interna del cavallo per deformare la mesh del corpo in tempo reale senza consumare risorse, o il nuovo rendering Nanite del fogliame, in grado di raggruppare le informazioni sulla luce in piccoli voxel in modo da liberare risorse in lontananza mantenendo le proprietà. E credetemi, nella tecnologia questa ottimizzazione è sempre stata una strada migliore rispetto alla forza bruta.Il fatto è che, per quanto vediamo Ciri guardare l’orizzonte in un mare di nuvole come nel quadro di Friedrich, non dobbiamo dimenticare che i due agenti presenti sul palco sono proprio quelli che più ci hanno fatto inarcare le sopracciglia con le loro promesse negli ultimi anni. In primo luogo, Unreal stesso, il cui motore non è il preferito da molti giocatori a causa dei problemi di ottimizzazione e dei crash che si stanno accumulando nella sua quinta iterazione. In secondo luogo, CD Projekt è un po’ sorprendente perché, ad essere onesti, tutti pensavamo che dopo il lancio di Cyberpunk 2077 sarebbe stata più cauta nel suo marketing. Sappiamo già che i cicli di sviluppo sono estremamente lunghi e che la zavorra generazionale crea problemi con l’aggiornamento dei motori. In effetti, pochi studi osano aggiornare i motori nel bel mezzo dello sviluppo. Ma qui ci sarà sempre un po’ di confusione, perché mi sembra chiaro che CD Projekt sia ben consapevole del pasticcio in cui si è cacciata svelando questo gameplay, e credo sia giusto che abbia voluto farlo con una versione leggermente più realistica che gira su una PlayStation 5 di base, a 60 fotogrammi al secondo e con il Ray Tracing (mi sembra di capire che si riferiscano al Lumen di Unreal) attivato. Detto questo, a 60 fotogrammi al secondo e con il Ray Tracing (mi sembra di capire che si riferiscano più che altro al Lumen di Unreal) attivato, e sapete cosa? Lo trovo credibile. The Witcher 4 è apparso fantastico in questo gameplay, utilizzando tutte quelle tecniche algoritmiche come la magia nera di un gioco Rockstar per rendere Red Dead Redemption 2 fluido su una PS4, ma allo stesso tempo la qualità dell’immagine in questa presentazione ha sofferto. Non era solo lo streaming; il filmato ufficiale denota che c’è un sacco di scalatura tecnica in corso per rendere tutto questo, e questa è proprio la magia che non ha funzionato così bene su altre generazioni. Mentre lo guardavo, il mio primo pensiero è stato che non sarei stato affatto sorpreso se la demo fosse stata eseguita a 900p, e non ho dovuto aspettare molto per averne conferma: si trattava effettivamente di un upscaling TSR da 900p a 1440p. Le conclusioni che traggo da questa demo, quindi, sono chiare: sebbene CD Projekt abbia sicuramente imparato la lezione, ha bisogno di vendere il suo gioco. Ha bisogno di creare hype. Ma è probabile che, anche se si tratta di uno pseudo-gioco e di una tech demo, abbia una maggiore somiglianza con la qualità finale di quanto non avessero, per esempio, i primi filmati di The Witcher 3; anche se il gioco finale ha comunque un aspetto fantastico. Riconosco anche che è difficile non entusiasmarsi per quanto mostrato: vedere la città portuale di Kovir con così tanti dettagli tra i suoi abitanti e con una fantastica Ciri (perché lo è) che si muove perfettamente tra le sue strade, entusiasma chiunque ami la saga di The Witcher. Viviamo nell’era dello pseudo, e quindi abbiamo visto uno pseudo-gioco a uno pseudo-E3. Penso che ci siano tutte le ragioni per essere entusiasti, ma con la testa. Dopotutto, nessun gameplay e nessun embargo ci impedirà di guardare da vicino e confrontare nel dettaglio tutto ciò che mostreranno fino all’uscita. Voglio credere che ne siano consapevoli.In 3DJuegos | La saga di The Witcher ha un serio problema con i suoi libri in Spagna, e i fan sono stufi In 3DJuegos | “Siento que volví a ser un niño”. Un leggendario sparatutto di 23 anni fa sembra uscito ieri grazie all’Unreal Engine 5

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