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La Casa Bianca a favore dei videogiochi

Mark DeLoura, conosciuto per aver lavorato nell’industria dei videogiochi, è stato per anni consigliere in mezzi digitali del governo americano.

La crociata tra quelli che difendono i videogiochi e i loro detrattori continua ad aumentare. La cosa più abituale è che appaia qualcuno (persona o mezzo d’informazione) incolpando i videogiochi di qualche atto violento senza giustificazione o base a sostenere la tesi. Il caso contrario è un po’ meno abituale che qualcuno arrivi per esaltare le virtù dei videogiochi. Ah, se vi fosse sfuggito, recentemente Ubisoft ha sviluppato un videogioco terapeutico che aiuta nel trattamento dell’Ambliopia (occhio pigro). Lo sapevate?

Mark Deloura videogiochi

Torniamo a noi, Mark DeLoura, vecchia conoscenza del mondo dei videogiochi e assistente durante due anni nella Casa Bianca come consigliere nei mezzi digitali nel dipartimento di Sicurezza Scientifica e Tecnologica, assicura che il governo americano crede nella positività dei videogiochi.

La sensazione che ho dopo essere stato alla casa bianca, è sapere che c’è interesse nel vedere se i videogiochi possono essere usati per compiere certe sfide sociali. Abbiamo visto che altri modelli hanno un impatto diverso nei mezzi e col tempo abbiamo imparato a usarli per insegnare alle persone o per esprimere concetti. Perché non si può fare coi videogiochi? Se non lo stanno facendo, come possiamo fare in modo che lo facciano? Se si sta facendo solo un po’, perché non si può fare di più? Come possiamo aiutarli? Questo è l’interesse che si ha nella Casa Bianca.

È vero che non ci sono un milione di storie positive, ma esistono, e non arrivano alla maggior parte di mezzi d’informazione. Le buone storie in generale di solito non arrivano alla stampa. Questa è la sfida, che i videogiochi continuino a fare cose stupende ancora e ancora”. – Mark Deloura.

Quindi, con buona pace della bigotta stampa italiana e del buonista governo italiano, forse è arrivato il momento di fare un cambio di linea per quanto riguarda i videogiochi, e di imparare ancora una volta dai colleghi americani.

Via|Gamespot

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