HomeRecensioniThe Legend of Heroes: Trails of Cold Steel – Recensione

The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel – Recensione

The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel è un notevole gioco di ruolo e simulatore sociale sviluppato da Falcom. Scopritelo insieme a noi!

Il catalogo di PlayStation Vita non è particolarmente pieno, ma una serie di sviluppatori americani continua a dare videogiochi che sono conversioni quasi identiche di giochi lanciati anche su PlayStation 3.

The Legend of Heroes Trails of Cold Steel

[amazon template=wishlist&asin=B015I2B7B0,B016QEXRTO]

The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel è l’ultimo videogioco Falcom ad essere arrivato in occidente. In Giappone è disponibile dal 2013 e in questo tempo sono usciti altri giochi dell’azienda come Tokyo Xanadu, il sequel The Legend of Heroes: Sen no Kiseki II – Trails of Cold Steel II – e stanno pensando a Ys VIII: Lacrimosa of Dana o Trails of Cold Steel III. Il gioco di ruolo va ben oltre Square Enix o Atlus, e Falcom è una garanzia che difficilmente delude.

The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel ci accoglie inizialmente con una scena di avvenimenti futuri e poi con l’introduzione al gruppo protagonista, una pittoresca classe speciale recentemente creata nella Scuola Militare Thors. La storia ci racconta che tradizionalmente l’estrazione sociale separa gli studenti in classi e uniformi diversi, ma per la prima volta, quest’anno, la Classe VII non fa distinzioni e riunisce giovani di origini diverse, cosa che creerà subito attriti tra i membri che prendono più sul serio i propri pregiudizi. La trama è ambientata nello stesso mondo di Zero no Kiseki e Ao no Kiseki, ma non è assolutamente necessario conoscere questi giochi. È diverso con Trails of Cold Steel II, che è un sequel diretto.

The Legend of Heroes Trails of Cold Steel
Nella classe VII, diversamente dalle altre classi, ci sono componenti di varie estrazioni sociali.

La personalità di ogni personaggio, o almeno la maggior parte di loro, è ben delineata e rende più interessanti le tensioni politiche e sociali che minacciano una guerra civile. Questo è uno di quei RPG in cui importa di più come si racconta la storia che il contenuto della stessa, e nonostante faccia uso di un umorismo anime pieno di cliché, il carisma nasconde la carenze. È distribuito integralmente in inglese, testi e voci, quindi sarò necessario un minimo di conoscenza per poter godere pienamente delle conversazioni e dei compiti che ci saranno assegnati.

Falcom non reinventa la ruota col sistema di gioco di The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel, e sceglie combattimenti a turni e non casuali. I nemici compaiono sullo schermo e possono essere evitati, è anche possibile stordirli con un colpo preventivo. La realtà è che i dungeon presentano lo stesso generico difetto che presenta la maggior parte dei giochi di ruolo, ma il design con le possibili strade alternative lo rendono un po’ più divertente da esplorare rispetto ad altri videogiochi del genere.

The Legend of Heroes Trails of Cold Steel
Il combattimento a turni presenta componenti di strategia potendo spostare i personaggi.

Dall’inizio del combattimento con la presa di contatto coi nemici c’è un passaggio ad un’altra schermata con un piccolo caricamento intermedio che forse è un pelino più lento di quanto ci si aspetta, non comporta molta attesa, semplicemente non è istantanea. Per le battagli è stato scelto un sistema a turni con una presentazione maggiormente dinamica rispetto alla separazione delle squadre faccia a faccia, e occorre tenere conto della posizione del proprio personaggio quando si infliggono o incassano colpi. Questo può essere effettuato in anticipo o durante i combattimenti, con il commando di spostamento. Per esempio, un fucile e gli attacchi magici affliggono una determinata area rendendo facile sconfiggere due o tre creature contemporaneamente. Si tratta di un eccellente equilibrio tra i combattimenti a turni vecchia scuola e la libertà di un Tales of.

La formula, con piccole dosi di strategia, mantiene lo stesso schema degli scorsi The Legend of Heroes ma con piccoli cambiamenti, non sorprende, ma scommette sulla sicurezza e diverte, che alla fine è la cosa importante. Sottolineiamo che quando la quantità di nemici eccede quella del nostro gruppo il tempo di combattimento si estende più del normale per una battaglia. Si compensa con l’assenza di combattimenti aleatori, che avrebbero reso molto tediosa la fase d’esplorazione, e l’opzione che permette di saltare le animazioni, anche se questa differenza è apprezzabile solo quando si tratta di animazioni lunghe, non per attacchi normali.

The Legend of Heroes Trails of Cold Steel
La buona caratterizzazione dei personaggi rende interessante la storia del gioco.

Questa mancanza di novità per il genere, che senza dubbio è una delle possibili critiche per The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel, non è un grande problema, perché questo gioco fa del proprio sistema classico un punto di forza con esperimenti ibridi d’azione e turni, e mischia idee di altri giochi per renderlo semplice senza perdere profondità. La personalizzazione si ottiene usando pietre di Quarzo sulle armi, ricorda vagamente il sistema di Materie di Final Fantasy VII, e che rende disponibili nuove abilità e magie.

The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel presenta anche un tocco di simulatore sociale, un aspetto precedentemente utilizzato dalla saga Persona che lo ha poi reso il proprio segno distintivo e che si incastra perfettamente con questo gruppo di studenti. Nella fase scolastica ci sono lezioni con domande, mini giochi, un calendario con giorni liberi e eventi opzionali, in definitiva, propone un equilibrio tra i dungeon e le attività quotidiane nel palazzo o la città vicina che, se amiamo le serie Atlus, non potremmo che adorare. L’interesse pratico si trova nel fatto che rinforzare il rapporto tra gli studenti fornisce vantaggi per il combattimento quando sono connesse le coppie. Dato che i personaggi sono molto specializzati in un tipo di attacco o arma, giocare con l’equilibrio del gruppo in azione è vitale nei combattimenti più duri.

The Legend of Heroes Trails of Cold Steel
Durante il nostro tempo libero potremo dedicarci a varie attività, come la pesca.

Due aspetti del gioco paiono non aver alcuna importanza e invece si rivelano estremamente utili: il salvataggio manuale in qualsiasi momento e il teletrasporto. La prima è una funzionalità perfetta per il sistema PlayStation Vita perché rende facile spegnere la console nel bel mezzo di un dungeon senza la necessità di cercare nessun punto concreto nello scenario (che spesso richiede un po’ di tempo). Il secondo invece permette di spostarsi velocemente tra le mappe, l’opzione rompe un po’ la magia dell’immersione, ma è estremamente gradita quando dopo ore e ore a giocare con The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel quando sai già perfettamente dove devi andare, specialmente a causa della vastità della scuola distribuita tra diversi blocchi e piani.

Quanto vi abbiamo raccontato prima e le descrizioni della dettagliata mappa durante l’esplorazione e i dungeon (che indicano l’uscita e tutto il percorso sbloccato), o la posizione dei personaggi con missioni di storia o opzionali possono far capire che si tratti di un gioco con poca difficoltà. Pare evidente che rendano più semplici le esplorazioni, ma fornire comodità non dovrebbe essere capito come semplicità nel senso sbagliato del termine.

The Legend of Heroes Trails of Cold Steel
La grafica non è tra le migliori che si siano viste in nessuna delle versioni del gioco.

Se per quanto riguarda il gioco The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel offre una buona impressione, non possiamo dire lo stesso della grafica, molto modesta già 3 anni fa, e non possiamo dire che il passare del tempo abbia giovato. L’aria da generazione 128 bit non va via in nessun momento, anche se ci sarebbe da ricordare che si tratta del primo The Legend of Heroes sviluppato interamente in 3D. Sottolineiamo anche che nella versione portatile ci sono testi dell’interfaccia che non sono stati molto adattati allo schermo e rimangono a dir poco minuscoli, un difetti tipico degli adattamenti veloci che non vengono perfettamente adattati a schermi piccoli.

Ma dare importanza al comparto tecnico in un gioco di Falcom appare abbastanza innecessario. Ciò nonostante, per gli utenti interessati a conoscere le differenze tra le due versioni diremo che in entrambe le versioni la resa è inferiore a quella che ci si aspetterebbe (sia chiaro che abbiamo visto videogiochi di Compile Hearts peggiori), probabilmente su PlayStation Vita le limitazioni sono meno evidenti. Se realmente cerchi la maggior resa visiva la scelta dev’essere PlayStation 3, in cui si avvicina maggiormente ai 60 fps (in ogni caso non è un framerate fisso) sulla portatile invece si aggira sui 30 fps, gira a una definizione inferiore a quella nativa e certi effetti come le ombre mostrano una qualità peggiore. Il comparto artistico compensa in parte queste carenze con alcuni paesaggi naturali e delle città.

The Legend of Heroes Trails of Cold Steel

La colonna sonora è stata sviluppata dal team Falcom Sound Team jdk e si nota, nel senso buono, ovviamente. Se sei un fan dei videogiochi della compagnia riconoscerai lo stile immediatamente, in questo senso può peccare di mancanza di idee o di personalità. Ciò che nessuno può negare è che il livello è eccellente e le voci in tutti i dialoghi aiutano a caratterizzare i personaggi.

Conclusioni

Appare difficile segnalare un unico punto forte in The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel, magari non sarà eccelso sotto nessun punto di vista, ma appare notevole quasi in tutto (comparto grafico a parte) e non commette nessun errore importante nella grande quantità di ore che offre a eccezione della leggera sensazione di ripetere lo stesso sviluppo nei vari capitoli e la sensazione di libertà ristretta di fronte all’avanzamento dell’avventura classico. Questione di gusti.

Per l’inclusione dell’ambiente giovanile, sistema di combattimento e carisma, The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel dovrebbe essere il primo acquisto dell’anno per i fan dei giochi di ruolo JRPG su una qualsiasi delle piattaforme su cui è stato lanciato. Il numero dei lanci su entrambe le console, anche se per diversi motivi, non permette di schifare un RPG solido come questo The Legend of Heroes.

The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel

PlayStation Vita 53,58€
7.9

Grafica

6.5/10

Giocabilità

8.5/10

Suoni

8.5/10

Divertimento

8.0/10

Pro

  • Divertimento
  • Avventura RPG di stampo classico
  • Longevità

Contro

  • Grafica scadente
  • Ripetitivo in qualche momento.
RELATED ARTICLES

1 commento

  1. […] Come dicevamo, il gioco sarà lanciato sia in fisico che in digitale e nelle versioni per PlayStation 3 e PlayStation Vita. The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel II ci offrirà nuovamente un’avventura di ruolo giapponese, proprio come nel primo capitolo della serie, che è arrivata in Italia a inizio di quest’anno. Se siete curiosi di sapere di cosa si tratta, potete leggere la nostra recensione qui. […]

Commenta!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.