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Darksiders III – Recensione

La premiata serie torna con questo Darksiders III, dopo aver incontrato diverse difficoltà. Come sarà andato il ritorno di questa serie?

La serie Darksiders è ancora viva grazie a THQ Nordic, ed è arrivata al suo terzo capitolo, uscito per PlayStation 4, Xbox One e PC. Sono passati 6 anni dal lancio del secondo capitolo (e ben 8 dal primo), ma siamo ancora curiosi di sapere come andrà avanti la storia di questo particolare apocalisse, e chi si cela dietro al tradimento che ne ha dato l’avvio, condannando i quattro cavalieri di questa storia: Guerra, Morte, Furia e Conflitto. Questa volta conosceremo maggiormente Furia, l’unico cavaliere femmina, ed un personaggio davvero particolare.

 La storia di Darksiders III si colloca dopo gli avvenimento del primo capitolo, in cui il Consiglio incolpa Guerra dell’apocalisse che si è abbattuta sulla terra, mentre Morte cerca la propria redenzione. La missione che ci viene assegnata è quella di sterminare i sette Peccati Capitali, disseminati nelle zone esplorabili della terra. In questo modo ci troveremo a visitare il nostro pianeta, sconvolto da una guerra tra inferno e paradiso, mentre cerchiamo i nostri obiettivi. Nel nostro percorso incontreremo personaggi secondari che ci aiuteranno o da cui otterremo nuovi poteri, ma per la maggior parte del tempo il nostro obiettivo sarà sterminare questi peccati capitali, come ci hanno ordinato delle statue col fuoco in bocca. Vale a dire, non ci troviamo di fronte alle premesse iniziali più interessanti della serie.

Con il passare delle ore, Darksiders III spicca un po’ il volo, soprattutto quando ci affezioniamo al personaggio, che non riusciamo a capire bene in nessun momento. Ci troveremo persino di fronte a qualche piccolo e interessante plot twist nella nostra avventura. Ma non arriva mai ad essere abbastanza da mettere la trama di Darksiders III al centro dell’attenzione, rimanendo una semplice scusa per continuare ad avanzare ed esplorare il magnifico mondo che Gunfire Games, eredi di Vigil Games (oltre la metà dei dipendenti hanno lavorato a qualche capitolo di questa serie), ha creato per l’occasione.

Ci è piaciuta la versione della terra proposta da Gunfire, che ci fa visitare ogni tipo di ambientazione (con menzione d’onore per le zone subacquee) che sono allo stesso tempo familiari e strane, essendo distrutte e popolate da creature che potrebbero benissimo venire dai nostri incubi. Come non potrebbe essere altrimenti in questa serie, troveremo molto backtracking (poter tornare indietro per esplorare nuove zone con le nuove abilità ottenute), ma questa volta la sua disposizione è diversa. È stata lasciata da parte la configurazione del mondo degli scorsi capitoli della serie, e ora tutto fa parte di un grande dungeon, da cui escono diverse ramificazioni. Non esiste più quel mondo centrale che ci dava una certa sensazione di libertà. Questa volta tutto sembra più diretta, con un effetto molto positivo sul ritmo di gioco.

Ed è proprio qui che Gunfire Games è riuscita a ottenere il massimo, nel ritmo di gioco e la costante crescita di Furia. Fin dal primo secondo di Darksiders III abbiamo a nostra disposizione una vasta scelta di combo e abilità, e, nonostante questo, la protagonista del gioco non fa altro che evolvere. In pochissimi periodi di tempo potremo aumentare di livello, migliorare le nostre armi, trovare una nuova abilità o persino un nuovo strumento di distruzione. La giocabilità si ricicla in brevi lassi di tempo, in modo da costringerci a tornare sui nostri passi per scoprire tutti i segreti che adesso possiamo trovare. Tutto questo mentre affrontiamo orde di nemici che separatamente non ci faranno nemmeno il solletico, ma che riescono ad essere forti organizzandosi in gruppi.

Questa è un’altra delle massime di questo gioco. Ci renderà le cose più difficili rispetto ad altri giochi (persino nel livello “normale” dei 5 disponibili), con un tocco di Dark Souls (ovviamente), costringendoci ad imparare i pattern degli attacchi dei nostri nemici e ad agire in modo adeguato per evitare di morire. Ovviamente ci saranno combattimenti in cui sentiremo che il gioco sia stato un po’ ingiusto nei nostri confronti, forse per la camera che non ha aiutato per niente o perché i controlli non hanno risposto a dovere… Anche se in generale l’avventura di Furia è molto godibile e soddisfacente.

La progressione, inoltre, è diversa da quella degli eroi degli scorsi capitoli. Guerra era un guerriero, e con Morte si era deciso di affrontare la strada degli RPG. Questa volta la nostra protagonista è una maga, con un seti limitato di attacchi, ma con potenzialità per incanalare diverse magie attraverso il proprio corpo. In questo modo, man mano che avanziamo nella storia, potremmo equipaggiare i “vuoti” con fuoco, elettricità, forza ecc… E con ognuno di questi arriverà una nuova arma e qualche capacità aggiunta. Nel mentre, possiamo continuare ad aumentare di livello per essere più forti, avere una salute maggiore p realizzare danno maggiori, ma sempre senza un albero delle abilità. Tutto è più organico e naturale, più classico se preferiamo. E questo rende il ritmo del gioco incessante, quasi frenetico.

E così, ci troveremo spinti a continuare a giocare a Darksiders III, anche se la storia non diventa mai realmente interessante, per le oltre 12 ore di durata del titolo. La giocabilità si ricicla continuamente per continuare ad essere fresca e divertente e il mondo accompagna, rinnovando la sua proposta con nuove sfide sotto forma di piattaforme o puzzle relativi ai poteri di Furia e i nemici che ci costringono a sfruttare al massimo le capacità della protagonista. Riassumendo, Darksiders III si evolve, ma mantiene una buona parte dei tratti distintivi della serie. Non riesce ad eccellere in tutta la proposta, ma riesce a catturarci con la sua giocabilità, con la continuare raccolta di oggetti, combattimenti e l’evoluzione del personaggio principale. In questo senso, Gunfire Games ha ottenuto ciò che voleva, ringiovanendo la formula della serie con successo.

Ma, come abbiamo detto, non è tutto positivo, dato che la storia non è all’altezza della proposta giocabile, la camera non è perfetta e ci sono piccoli errori in generale. Il mondo si presenta discretamente bene, gli effetti grafici fanno il loro dovere, ma sentiamo la mancanza di maggiori dettagli in diversi ambienti: animazioni facciali, certi scenari ecc. Non se la cava male, ma non ti farà nemmeno impazzire come proposta grafica.

Più azzeccato invece il comparto sonoro, che sfoggia un doppiaggio anche in lingua italiana, una colonna sonora piuttosto curata ed effetti sonori che fanno sempre il loro dovere. Se vogliamo essere pignoli, possiamo trovare qualche difetto nel sync del labiale dei personaggi, ma nel complesso se la cava egregiamente.

Conclusioni

Darksiders III è un titolo degno della serie creata da Vigil Games, soprattutto per aver saputo trovare una formula di gioco in grado di tenerti incollato per tutta la durata dell’avventura. Lo fa inoltre senza tradire le radici della serie, presentando un videogioco pieno di combattimenti, fasi di piattaforme e puzzle, che non teme di evolvere per quanto riguarda le meccaniche e la proposta. Presenta però un comparto tecnico un po’ modesto e una storia che manca di piglio… Ma possiamo dire che se hai amato gli scorsi Darksiders, o i dungeon crawler in generale, questo terzo capitolo fa per te.

Darksiders III

49,99 €
7.8

Grafica

7.0/10

Gameplay

8.5/10

Sonoro

8.5/10

Durata

8.0/10

Trama

7.0/10

Pro

  • Il sistema di combattimento.
  • Il design degli scenari.
  • Il misto tra azione, puzzle e piattaforme.

Contro

  • Storia abbastanza floscia.
  • Comparto tecnico modesto.
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