HomeNotizieRainbow Six Siege – Recensione (PS4, Xbox One, PC)

Rainbow Six Siege – Recensione (PS4, Xbox One, PC)

Il team Rainbow è di ritorno in Rainbow Six Siege, il nuovo capitolo della serie incentrato sul multiplayer, la tattica e la distruzione.

Activision tempo addietro diceva che la modalità campagna dei vari Call of Duty era più giocata di quanto non si pensasse, e che non c’era alcuna intenzione di scartarla, quest’anno però lo ha fatto per motivi di potenza nelle versioni del gioco per la scorsa generazione di console.

Vari sviluppatori, sia a fin di bene (concentrare le proprie risorse sul multiplayer) che di male (non esistono modalità single-player), stanno lasciando da parte la modalità storia in favore del gioco su internet. Titanfall, Evolve, Star Wars: Battlefront e ora anche Rainbow Six Siege sono solo alcuni esempi delle super produzioni che hanno scelto questa via. Una scommessa rischiosa perché la longevità di un videogioco dipende da molti fattori: numero di utenti, quantità di contenuti periodici che lo mantengano sempre attuale o assenza di problemi di connessione.

Rainbow Six Siege, considerato il successore del cancellato “Patriots” (che aveva una modalità storia), ci offre svariate modalità online e un tutorial che conviene giocare al più presto. Questa modalità ci consente di provare le diverse situazioni che ci troveremo ad affrontare nella modalità online, provando le abilità e l’equipaggiamento di ogni tipo di agente disponibile, in situazioni come il salvataggio di ostaggi, l’infiltrazione, disattivazione di ordigni esplosivi o utilizzo del nostro arsenale di appoggio, che include flashbangs ed esplosivi. Una serie di obiettivi secondari (superare le missioni con una percentuale concreta di salute o piazzare colpi in testa) ci permetterà di guadagnare più esperienza, il che è un bene per poter entrare nel migliore dei modi nella competizione online e dà un po’ più di peso a questa modalità.

Rainbow Six Siege

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La prima cosa da chiarire subito è che Rainbow Six Siege non è un Call of Duty e nemmeno un Battlefront. Tende maggiormente al realismo (capiamoci, non è nemmeno come Arma) e il coordinamento tattico, per questo motivo i fan dei giochi con una giocabilità maggiormente Arcade lo troveranno più lento nei movimenti e nella mobilità del personaggio. Qui non puoi saltare per metri in aria e se vuoi scalare una parete devi fare uso dei giusti strumenti, non con un esoscheletro o un jetpack. La sua proposta in squadre cinque contro cinque aumenta la tensione e la preparazione dei team di forze speciali che affrontano gruppi di terroristi, un argomento tristemente d’attualità a causa dei tragici fatti di Parigi.

Ogni round del multiplayer alterna i ruoli di attaccanti e difensori. Gli ultimi preparano le proprie difese mentre la squadra d’attacco utilizza droni per spiare la tattica on anticipo. Questa fase di Rainbow Six Siege, che dura appena qualche decina di secondi, è abbastanza interessante dai due punti di vista. I difensori di un ostaggio o un ordigno esplosivo dovranno fare uso di rinforzi per le pareti, filo spinati o esplosivi nei molteplici percorsi circostanti. Ci sono svariati percorsi per raggiungere il luogo e il trucco sta nel cercare di destinare le risorse a nostra disposizione al punto in cui probabilmente ci sarà l’irruzione.

Rainbow Six Siege

D’altra parte, gli attaccanti potranno fare affidamento su piccoli veicoli telecomandati che possono entrare sotto le porte. Mezza partita dipende dal localizzare l’obiettivo per evitare di perdere tempo in giri inutili, quindi localizzare il punto d’interesse, le posizioni del nemico o scoprire le trappole prima dell’assalto rende molto più facile il lavoro. In questo campo spicca Rainbow Six Siege, è meglio l’ingegno della forza brutta, e, anche se l’abilità è sempre un fattore decisivo per la vittoria, uno sparo silenzioso e preciso vale quanto se non più di armamentari pesanti.

La nostra valutazione di Rainbow Six Siege è molto influenzata dalle condizioni di gioco, compagni di squadra che conosciamo e non, e dalla coordinazione. Il suo sistema di progressione ci permette di sbloccare diverse unità delle forze speciali: la Spetsnaz russa, i GIGN francesi, lo SAS britannico, il GSG 9 della Germania o gli SWAT degli Stati Uniti. Tutti loro (ognuno include quattro personaggi) sono equipaggiati con armamentari letali e svariati gadget che apportano sottili differenze. Ci sono per esempio le granate accecanti che rendono cechi gli avversari per qualche prezioso istante, le cariche esplosive per distruggere pareti, granate fumogene, gas tossici e una moltitudine di congegni che rendono la squadra abbastanza variegata. Rainbow Six Siege impedisce inoltre che due utenti selezionino lo stesso tipo di agente in una sola squadra.

Rainbow Six Siege

Un’altra caratteristica decisiva è lo scenario distruttibile. Non è un semplice effetto grafico, ma un fattore chiave della giocabilità. Il tipo di materiale di cui sono composte le pareti definisce la resistenza del muro. Nasconditi dietro ad un muro di pietra e potrai essere al sicuro, fallo su una parete di legna o dietro ad oggetti non molto resistenti e potresti morire anche con una sola raffica. Questo è uno dei motivi per cui è impossibile fortificare un luogo sicuro per la squadra che difende, dato che quasi ogni barriera fisica può essere distrutta.

Il design delle mappe è molto orientato verso lo scontro ravvicinato, e, a meno che un nemico non passi più tempo del dovuto davanti ad una finestra, le sparatorie avranno luogo in posti chiusi e stretti. Rainbow Six Siege funziona perché l’architettura e il sistema di distruzione facilitano l’ingresso nei labirintici ambienti in molti modi, che comprendono tetti, finestre e ogni componente possibile. Le scalate con corda doppia e le sparatorie a testa in giù sono molto spettacolari, e qui di solito non vince il giocatore più guerrafondaio: non c’è resurrezione fino al cambio round e bastano pochi colpi per uccidere o morire.

Rainbow Six Siege

Più che un gioco offensivo, ci troviamo davanti ad una lotta per la sopravvivenza, indipendentemente dal compito del momento. Bisogna tenere conto che la vittoria si ottiene raggiungendo l’obiettivo prestabilito o eliminando tutti gli avversari, il che ci invita a combattere per la nostra stessa vita più che a rischiare. Fortunatamente ogni buona azione dà punti, e perdere tutti i round ci darà comunque qualche punto per permetterci di progredire. Ovviamente gli atti eroici moltiplicano le ricompense, essendo così sicuri che ogni lavoro d’appoggio sarà premiato.

Se finora sembrano tutte rose (a patto che ti piacciano i giochi con sviluppo tattico), cosa impedisce a Rainbow Six Siege di essere uno dei videogiochi della stagione? Principalmente la quantità di contenuti e l’essere poco spremuto. Siamo certamente ormai abituati ai videogiochi che poi migliorano col passare del tempo, a volte gratuitamente e altre volte con season pass e altre amenità, ma non per questo smette di essere preoccupante che si scelga di fare questo tipo di lanci. In questo caso specifico, tutte le mappe aggiuntive per Rainbow Six Siege che si aggiungeranno alla decina di mappe disponibili al lancio saranno completamente gratuite, un eccellente modo per non dividere la comunità degli utenti, ma è comunque importante che l’espansione arrivi abbastanza presto, per evitare che la maggior parte degli utenti passi ad altri videogiochi.

Le modalità multiplayer di Rainbow Six Siege sono tre: il salvataggio ostaggi, il disinnesco di ordigni esplosivi e la protezione di un’area. Varianti della difesa di basi molto divertenti che non annoiano a breve termine grazie al costante cambio di ruoli e la creatività che consente l’ambiente, ma è comunque un po’ limitato. Ci sono più modalità previste in futuro, quindi potremmo ricrederci e aggiornare questa recensione in futuro, ma per ora il problema è che al lancio è un po’ poco.

Rainbow Six Siege

Oltre al tutorial, l’altra modalità importante si chiama Caccia al terrorista, disponibile in solitario o in cooperativo von altri quattro giocatori. Qui il nemico è l’IA, una specie di modalità a ondate in cui nuovamente ci troveremo in condizioni simili a quelle proposte nella modalità multi giocatore: il salvataggio ostaggi, il disinnesco di ordigni esplosivi e uccidere terroristi. Ci sono opzioni di difficoltà che regalano all’esperienza un maggior realismo, anche se a cambiare sono solo la quantità di danni ricevuti e la mira, ma è una buona opzione se nella modalità competitiva si trovano molte difficoltà.

In questo caso Ubisoft ha fatto una strana scelta per la grafica su console: 60 fps per il multiplayer competitivo (che è la modalità a cui giocheremo maggiormente) e 30 fps nei tutorial e nella modalità Caccia al terrorista. Anticipiamo che graficamente non sorprende troppo per quanto ci si aspetta dalle attuali piattaforme, ma diciamo anche che nonostante la distruzione la fluidità del gioco non mostra cadute moleste, c’è un lavoro più grande rispetto a quello che sembra a prima vista.

Rainbow Six Siege

I 30 fps in due delle tre modalità danno un’impressione un po’ amare, e il gioco non sembra creato originariamente per quella velocità, di conseguenza il controllo sembra un po’ diverso. Forse è dovuto all’aumento dei personaggi a schermo o al lavoro della CPU per l’IA, ad ogni modo la differenza con la modalità multiplayer appare evidente e non ci sono compensazioni di nessun tipo, giochiamo le stesse mappe e il 90% della partita trascorre in scenari interni.

Del comparto sonoro dobbiamo menzionare gli effetti, più che la musica, che è praticamente aneddotica. Essendo un videogioco tattico con una grande componente stealth è molto importante che il sonoro offra indizi sui nemici, la posizione dietro a una parete o al piano inferiore. L’ambiente delle pallottole che attraversano ogni superficie, il che implica che in quanto a sonoro (e riduzione degli impatti se siamo raggiunti) impressiona più di una colonna sonora epica.

Rainbow Six Siege

Conclusioni

È complicato emettere un verdetto per Rainbow Six Siege pensando ad un comune denominatore per i suoi giocatori. Lo è sempre nel caso di lanci incentrati nella componente multiplayer perché ogni partita è un mondo e dipende anche dalla fortuna che abbiamo avuto nella ricerca di compagni di squadra, o la disponibilità e interesse di amici. Raccomandiamo fortemente di trovare un gruppo stabile per ottenere da Siege il massimo che il videogioco può offrire.

Possiamo però dire che Siege è piuttosto divertente e potrebbe persino accontentare quelli che sono rimasti un po’ delusi da Metal Gear Online 3 perché qui la strategia e il coordinamento sono davvero essenziali. La distruzione e la tensione che regala il cercare di non commettere un errore che può compromettere tutta la squadra sono punti cardine che lo mettono su un altro piano rispetto ad altri videogiochi FPS.

In definitiva, Rainbow Six Siege è un Rainbow Six che presenta luci e ombre, ma godibile da tutti quelli alla ricerca di qualcosa di più rispetto al solito gioco d’azione individualista.

Rainbow Six Siege

49,99 (PS4, Xbox One), 39,99 (PC)
7.8

Grafica

7.5/10

Sonoro

8.0/10

Giocabilità

8.0/10

Divertimento

7.5/10

Pro

  • Distruzione degli scenari
  • Tattica realistica
  • Svariate possibilità d'azione

Contro

  • Poche modalità di gioco al lancio
  • Nessuna modalità
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