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Elex – Recensione

Piranha Bytes torna con l’ambizioso Elex, un particolare RPG old style in un ambiente futuristico. Scopriamolo insieme!

Sono ormai passati quindici anni dal giorno in cui la Piranha Bytes, team fondato in Germania nel 1997, debuttava sul mercato dei videogiochi con il primo titolo della serie Gothic, gdr d’azione story guided che in poco tempo avrebbe vinto il cuore di giovani e meno giovani, conquistato premi quali miglior gdr dell’anno, e creato intorno a sé una leggenda tale da permettergli di rivaleggiare con colossi del genere come gli Elder Scrolls. La formula vincente di questo titolo consisteva in un misto di vari elementi perfettamente bilanciati.

Elex

Primo fra tutti un mondo ampio liberamente esplorabile, non solo in merito alla grandezza effettiva della mappa, ma per l’ottima gestione del level design, capace di fornire un insieme di aree caratterizzate da burroni, grotte, ponti naturali e dislivelli ricchi di segreti, impegnando a lungo il giocatore nell’esplorazione di zone relativamente piccole. E successivamente l’atmosfera da frontiera senza legge, da territorio ostile in cui gli uomini vengono lasciati a sé stessi, dove sopravvive il più forte.

Poi la trama, l’azione, la possibilità di crescere insieme al proprio personaggio, cominciando dal principe dei nessuno fino ad ottenere il rispetto di una fazione e la forza di sopravvivere ad un faccia a faccia con i draghi. Niente di originale forse, cose già viste, magari proprio quanto serve in un gioco per poterlo considerare gdr. Ma fu la cura nei dettagli, la qualità e l’intensità con cui vennero elaborati e gestiti questi aspetti a rendere Gothic un’esperienza superiore.

Di pari se non maggiore successo fu il seguito, Gothic 2.

Elex

Stesso motore grafico, stesse meccaniche, a quanto pare stessa formula vincente. Ma già dal terzo capitolo la serie cominciò a perdere colpi. Ebbe un discreto successo anche la saga Risen, erede spirituale dei vecchi Gothic, ma questa formula vincente dei primi due capitoli rimase un miraggio.

Dopo l’uscita del terzo e fin ora ultimo capitolo della serie Risen, nel corso del Gamescom 2015 la Piranha Bites ha annunciato la sua nuova proprietà intellettuale, Elex, sviluppata nel corso della prima collaborazione con il publisher Nordic Games (ora THQ Nordic).

Testato in anteprima nella versione beta, in questo articolo andremo ad analizzare l’ultima fatica di Piranha Bites, che uscirà nella versione completa il prossimo 16 ottobre. Ma perché iniziare con la descrizione delle vecchie glorie? Il motivo è semplice, chi non conosce la serie Gothic, e le gioie che è stata in grado di regalare, a primo impatto rischia di farsi un’impressione sbagliata nel nuovo Elex.

Ma andiamo con ordine, per prima cosa l’ambientazione. Ci troviamo a Magalan, terra un tempo fertile oggi devastata dall’arrivo di una misteriosa cometa, la quale, impattando sulla superficie svariati anni prima della nostra avventura, ridisegnò l’intero assetto geografico del pianeta, ed in forza della sua composizione aliena, dopo aver scatenato un cataclisma di dimensioni apocalittiche azzerando il livello di progresso raggiunto dalla civiltà umana, liberò sul suolo di Magalan l’elex, una sostanza incredibilmente potente e pericolosa, capace di rendere tossico il suolo e avvelenare chiunque v’interagisca. Ma non sempre un avvelenamento da elex si risolve con la morte del malcapitato, spesso il codice genetico della creatura viene stravolto fino a renderla un pericoloso mutante. Da qui la sempreverde carrellata di orrori bestiali e mostruosità piene di artigli che renderanno il nostro soggiorno a Magalan tutt’altro che una passeggiata.

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E c’è di più. A causa dell’azzeramento della civiltà, i sopravvissuti al cataclisma si sono trovati a dover fare i conti con i pericoli del nuovo ecosistema, e con le sfide, ma anche le occasioni, fornite dalla comparsa dell’elex.

Il biglietto da visita del nuovo titolo Piranha Bytes è la combinazione tra fantasy medievale e un gran numero di elementi sci-fi. Quattro grandi fazioni si sono formate a Magalan dopo la catastrofe, i Berserker, un gruppo di uomini e donne accomunati dall’obiettivo di riportare il mondo al verde delle origini, rifiutando ogni tipo di tecnologia e liberando il suolo dall’avvelenamento da elex, i Chierici, contrariamente ai Berserker devoti all’accumulo di tutta la conoscenza scientifica e tecnologica disponibile, nonché al suo sfruttamento, i “Fuorilegge”, banditi e razziatori mossi dal solo scopo di sopravvivere, capaci di ottenere un vantaggio in qualsiasi situazione, e gli “Alb”, i cattivi, una casta di guerrieri dediti al consumo di elex, in grado di mantenerne sotto controllo gli effetti tossici ed evitare di trasformarsi, assorbendolo, in bestie di puro istinto, ma rinunciando poco alla volta alle proprie emozioni, come risultato del consumo di elex, ottenendone in cambio forza e riflessi sovrumani, e una dipendenza costante, che li spinge ad invadere sempre più territori alla ricerca di nuovo elex prendendolo dal suolo ed estraendolo dalle creature viventi. Tale bisogno li porta quindi a scontrarsi con ogni altro essere umano al di fuori della casta, rendendoli lo spauracchio di tutte le fazioni nel nuovo mondo.

Elex

La nostra avventura comincia vestendo i panni di Jax, un Alb rinnegato, sfuggito alla morte per mano dei suoi compagni dopo aver fallito una missione di vitale importanza. Non ci sarà dato modo di personalizzare il nostro eroe, né nel nome, né nell’aspetto o nelle caratteristiche fisiche e mentali. Quel che potremo fare sarà accumulare livelli e modificarne in seguito gli attributi sociali e marziali, comprare nuovo equipaggiamento, nuove armi e così via.

Scampati al tentativo di esecuzione, ci troveremo soli e disarmati in territorio ostile. Pur essendo un guerriero esperto Jax dovrà fare i conti con l’astinenza da elex, espediente necessario a giustificare il fatto che partiremo da zero, deboli e senza addestramento. Gli amanti della serie Gothic avranno già notato un gran numero di similitudini con la vecchia guardia.

Esplorando verremo a conoscenza delle altre fazioni, e della possibilità di scegliere con quale allearci. Ognuna incarnerà pressappoco le caratteristiche delle tre classi tipiche in ogni gioco di ruolo. I Berserker, guerrieri esperti nell’uso delle armi da lancio e corpo a corpo, i Chierici, sorta di maghi futuristici dediti perlopiù allo sviluppo della mente, i Fuorilegge, ladri e scassinatori. Ma la distinzione non sarà tanto netta, per esempio la cura del suolo e degli elementi naturali concederà ai Berserker il potere di lanciare magie, estraendo mana dall’elex imprigionato nel suolo e nelle piante. Che sia vera magia o soltanto una mistificazione della scienza dovuta all’ignoranza e alla superstizione, sarà lasciato al giocatore scoprirlo.

Elex

Quanto alle meccaniche, Elex rientra senza dubbio nei titoli di vecchia generazione. I colpi, le parate e le schivate, ma non solo, le animazioni in genere risultano legnosi e privi di grazia, tanto da apparire scomodi e snervanti in un primo approccio. La grafica è estremamente leggera, ma non per merito dell’ottimizzazione, quanto per un’assenza di ricchezza e particolarismo. È comunque un bel vedere per chi non ha molte pretese.

Le interazioni coi pg sono ben fatte ed immersive, sfortunatamente i doppiaggi risultano mediocri, niente al confronto di perle come gli ultimi episodi della serie Divinity o The Witcher, ma il tono dei dialoghi è comunque in grado di rappresentare un’atmosfera borderland molto realistica. Jax sorprende per la carica da antieroe spavaldo e sicuro di sé. Ci sono però alcuni elementi che rovinano il comparto narrativo e l’immersività nel complesso. Ad esempio girando per le strade nel primo insediamento dei Berserker, dove lo sfoggio di tecnologia è espressamente vietato, ci si può imbattere in cittadini vistosamente armati di fucili al plasma.

La varietà dei nemici e dell’equipaggiamento è altissima, il sistema di crafting purtroppo un po’ limitato, come le opzioni di personalizzazione del nostro Jax. Avremo modo di migliorare solo 5 attributi, forza, costituzione, destrezza, intelligenza e carisma, sbloccando in questo modo armi ed equipaggiamento migliori, e saremo in grado di imparare, rivolgendoci agli appositi istruttori e pagando quanto dovuto, un discreto numero di arti, che ci forniranno vantaggi di vario tipo soprattutto nel corso dei dialoghi.

Elex

Nel complesso il gioco può apparire limitato, quantomeno agli occhi di un neofita della serie. Vuoi per una scelta consapevole, vuoi per un’aderenza innata del team tedesco a quello stile in particolare, Elex dimostra una quantità altissima di similitudini con il vecchio Gothic. Se ciò può rivelarsi un handicap quanto alle meccaniche datate, sicuramente diventa un vantaggio nel momento in cui, avanzando per le terre di Magalan, ci si lascia rapire dalla voglia di combattere ed esplorare, dall’atmosfera, dalle molteplici sfaccettature sempre nascoste nelle opere Piranha Bites. Tra l’altro in questo nuovo capitolo l’esplorazione verrà agevolata dall’introduzione del comodo jetpack, di cui presto non riusciremo a fare a meno.

Accumulando pratica nell’universo di gioco faremo sempre meno caso alla legnosità dei comandi, trascinati dalla voglia di scoprire e dalle possibilità di miglioramento del nostro pg. Il mio consiglio quindi è di non abbandonarlo se ad un primo approccio risulta traumatico, ma di stringere i denti e scoprirlo poco a poco.

Elex

44,99 €
7.9

Grafica

7.0/10

Giocabilità

7.0/10

Comparto Narrativo

8.5/10

Esplorazione ed immersione

9.0/10

Pro

  • Mondo ricchissimo e coinvolgente tutto da esplorare.
  • Storia affascinante e ben raccontata.

Contro

  • Meccaniche di gioco troppo datate.
  • Grafica non eccelsa.
  • Incongruenze nella scenografia.
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