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Terrorarium – Recensione

Analizziamo oggi il gioco dello sviluppatore indie Slitch Media ispirato al romando Sandkings di George R. R. Martin. Ecco a voi Terrorarium!

Terrorarium nasce come un progetto ispirato al romanzo Sandkings di George Martin (celebre per i romanzi che hanno dato vita alla Serie TV Il Trono di Spade) e vede la collaborazione tra lo studio indie Slitch Media e il Games Institute at the University of Warterloo. Inizialmente il gioco doveva chiamarsi Tiny Apocalypse.

Terrorarium Logo

Alla base del progetto c’era il creare un prodotto in cui la distruzione fosse uno dei pezzi forti del titolo, ma dopo le prime sessioni di prova il prodotto si è evoluto verso altre tematiche.

Dopo aver cambiato direzione di sviluppo e aver trovato un titolo (Terrorarium) Slitch Media a inizio 2018 comincia seriamente a lavorare al progetto. Il team ha quindi collaborato con una community di giocatori in modo da ottenere un feedback immediato per il prodotto.

Ecco Terrorarium!

È difficile catalogare un gioco come Terrorarium, ma sicuramente possiamo collocarlo vicino ai puzzle game.

Terrorarium pretende di essere un gioco gratificante. Si presenta con una proposta con una semplicità che lo rende appetibile anche per un pubblico casual, ma forse ad un certo punto la sua ricerca spasmodica di ottenere risultati davvero ambiziosi finisce con passargli fattura.

Terrorarium

Ma andiamo per passi. Ci troviamo con un personaggio che deve guidare un gruppo di altri personaggi NPC (denominati Moogu) disposti a morire per noi, come se di una serie di Lemmings si trattasse. Questa premessa ci mette già in una situazione complicata, ma capiamoci, è un gioco, ed è solo per divertirsi. Quindi non dobbiamo sentirci troppo in colpa per le vite dei nostri poveri compagni.

La proposta di gioco però si mostra disarticolata. Troviamo un’evoluzione del gioco poco organica. La costruzione dei puzzle si trova forzata da una meccanica che diventa ripetitiva. Il gioco non presenta però una trama, ma nasce con il solo intento di far giocare e divertire il giocatore.

Terrorarium a primo impatto si dimostra efficace, ma diventa obsoleto in brevissimo tempo. La risposta dell’IA deve in ogni gioco essere adeguata al livello del giocatore per poter completare l’esperienza, ma in questo gioco questo non avviene. I Moogu possono sia aiutarti che danneggiarti nei tuoi scopi, e se non salviamo la nostra partita spesso possiamo trovarci a perdere tutto. Oltre al valore indipendente che ogni Moogu può rappresentare, dobbiamo tenere presente che qui non si tratta solo di superare un livello. Ogni nostra scelta può compromettere irrimediabilmente la partita.

Il comparto tecnico di Terrorarium

Terrorarium

Graficamente il gioco si presenta pulito e piacevole agli occhi, con ambienti molto colorati e personaggi abbastanza ben realizzati (ricordiamo che non ci troviamo di fronte a un Tripla A e che non vuole certo competere con i giganti del settore). Per quanto riguarda l’audio, accompagna senza mai eccellere, ma anche senza diventare molesto in nessun momento.

Conclusioni

Slitch Media ha fatto centro, presentando il suo Terrorarium nell’ambiente Indie e riuscendo a far parlare di sé. Il gioco non eccelle nel comparto tecnico, ma risulta comunque gradevole da giocare casualmente e presenta un gameplay semplice e veloce da assimilare, riuscendo a coinvolgere il giocatore nell’avventura per poi sbizzarrirsi con le diverse modalità di gioco, come ad esempio la Maker Mode, con cui può mettere alla prova gli altri giocatori della community.

Terrorarium

Uno stratagemma davvero interessante che potrebbe portare il gioco a fidelizzare una community di gioco. Il prezzo inferiore a 10 euro lo rende comunque interessante per chiunque voglia sbizzarrirsi con un gioco poco impegnativo e abbastanza divertente.

Terrorarium

6.9

Grafica

6.0/10

Divertimento

6.5/10

Sonoro

7.0/10

Longevità

8.0/10

Pro

  • Divertente e creativo.
  • Grafica colorata e allegra.

Contro

  • Può diventare ripetitivo.
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