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Oh… Sir! The Insult Simulator – Recensione

Metti il monocolo, prenditi un tè e preparati per questa battaglia di insulti. Ecco a voi Oh… Sir! The Insult Simulator, il primo simulatore di insulti.

Per un qualche motivo a noi ignoto, i “simulatori” che sono qualsiasi cosa tranne un simulatore (come Goat Simulator) sono ormai da tempo di moda. Pare che la storia della simulazione sia più per mettere qualcosa di divertente che attiri la gente, ma vabbè, ogni tanto possiamo intravedere nelle meccaniche l’intenzione di emulare una qualche attività del mondo reale.

Oh… Sir! The Insult Simulator

In quest’ultimo blocco rientra Oh… Sir! The Insult Simulator, il gioco di Vile Monarch che arriva adesso su Steam e console. Se ci fosse qualcosa di simile alle “battaglie tra galli” con protagonisti gli stereotipi britannici, questo videogioco sarebbe un vero simulatore.

La strategia dell’insulto

Oh… Sir! The Insult Simulator è semplicemente un semplice gioco di strategia accompagnato da un umorismo che fa satira del cliché del Regno Unito per offrire assurde battaglie di insulti. Basicamente, dobbiamo mischiare diverse opzioni in una frase per offendere (sempre dentro gli standard britannici) il nostro avversario, mantenendo sempre un minimo di coerenza grammaticale.

Oh… Sir! The Insult Simulator

I personaggi si affrontano in scontri verbali 1 vs 1, ognuno con una barra di vita, che dobbiamo svuotare con affermazioni offensive. Per costruire queste frasi abbiamo un elenco di linee in comune in cui i due giocatori possono scegliere. In questo elenco troviamo soggetti, verbi, complementi oggetto, congiunzioni e altri elementi con cui costruire le nostre frase.

Le battaglie si svolgono per turni, quindi dobbiamo pianificare le nostre mosse. Per esempio, nell’elenco possiamo avere “tua madre”, “ha tutta la faccia” e “di un piede in ammollo” tra altre, ma per formare la frase avremo bisogno di tre turni, e il nostro avversario può rubarcene una qualsiasi, costringendoci ad improvvisare. Per fortuna, abbiamo due frammenti di frase di riserva che possiamo usare in ogni momento con una sorsata di tè. Questi frammenti sono unici per ogni giocatori, quindi l’avversario non li può rubare.

Oh… Sir! The Insult Simulator

Più lungo ed elaborato sarà l’insulto e maggiori saranno i danni inflitti. Quindi se ci sentiamo avventurosi e con la lingua viperina, possiamo scegliere (se compare nell’elenco) i punti di sospensione che ci permetteranno di continuare la frase nel prossimo round, in modo da creare l’insulto definitivo. Ovviamente può non andarci bene, e poi vedere che nel round seguente, quando si riempie l’elenco, non abbiamo niente di utile per ampliare il nostro insulto. Abbiamo anche insulti gratuiti con cui concludere la frase, e dobbiamo metterli da parte per usarli alla fine della nostra offesa verbale.

Un altro elemento da tenere in conto è sapere i punti deboli. Ogni personaggio ne ha uno, e gli insulti dedicati a questo frangente causeranno danni maggiori. Se un personaggio è preoccupato per l’aspetto fisico, criticare il suo aspetto farà più male rispetto a se ce la prendiamo con sua moglie, ad esempio. Una parte del divertimento è provare e trovare gli insulti più efficaci, e una volta trovati, cercare di mettere fine allo scontro.

English Humour… in inglese.

Prima di continuare, vogliamo sottolineare che chi non parla inglese dovrà nuovamente affrontare il problema della lingua. Oh… Sir! The Insult Simulator non è un videogioco che richiede una conoscenza profonda dell’inglese, ma almeno un minimo per mettere insieme le frasi. Detto questo, oltre a un po’ di conoscenza dell’inglese, è necessario anche un po’ di senso dell’umorismo… assurdo, ed essere familiare con gli stereotipi britannici.

Oh… Sir! The Insult Simulator

Le battaglie di insulti prendono pieghe surrealiste, con insulti che spesso a malapena hanno un senso. Le meccaniche sono divertenti e hanno un certo fascino, e abbiamo una modalità torneo in cui affrontare l’IA per diventare signori dell’insulto e sbloccare nuovi personaggi, che non apportano tanto, ma spingono a giocare ancora. Inoltre, conta con una gradevole modalità multiplayer in cui insultare i nostri amici, anche online, indipendentemente dalla piattaforma di gioco.

Oh… Sir! The Insult Simulator

Il principale problema di Oh… Sir! The Insult Simulator è che la sua grazia dura poco. Una volta conosciute le debolezze dei personaggi e quando le frasi iniziano a ripetersi (e non ci mette molto a succeder) non ci sono troppi motivi per giocare ancora. Non è che sia un fatto inaspettato, dato che con il suo contenutissimo prezzo, anche un paio d’ora ci sembrano ragionevoli.

Divertimento moderato a prezzo contenuto

Oh… Sir! The Insult Simulator è un gioco divertente per un breve periodo. Sicuramente ci giocherete qualche ora, giocherete qualche partita multiplayer e poi ve ne dimenticherete. Ma per 1,99 € non ci sembra che la profondità sia un problema (2,99 su PS4), e abbiamo tenuto conto del prezzo quando si è trattato di dargli un voto.

Oh… Sir! The Insult Simulator

Artisticamente assolve il suo compito, ha personalità e riesce a far ridere (possiamo costruire insulti come “Tua madre è così miserabile che non ha visto Star Wars”) ma tenete conto che è un gioco nato per smartphone, anche se poi è stato lanciato in ogni piattaforma. In ogni caso, se vi va un gioco di strategia molto, molto semplice, credete che il suo umorismo sia compatibile con il vostro e avete un minimo di conoscenza dell’inglese, questo simulatore di insulti tra gentlemen britannici può essere un’opzione curiosa.

Abbiamo realizzato questa recensione grazie a un codice PlayStation 4 gentilmente fornito da Evolve PR.

Oh… Sir! The Insult Simulator

1,99€
7

Giocabilità

7.0/10

Grafica

6.5/10

Sonoro

7.5/10

Pro

  • Umorismo britannico allo stato puro.
  • Alcune battute possibili sono davvero brillanti.
  • Buon comparto grafico.
  • Prezzo.

Contro

  • Diventa ripetitivo.
  • Indispensabile conoscenza dell'inglese.
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