Noi fan amiamo immaginare. Ci facciamo dei film in testa sui nostri personaggi preferiti, su quel tassello che non torna o sull’origine di quell’incredibile mondo che qualcuno ha creato per farci divertire. La comunità di The Legend of Zelda non è stata da meno e, nel corso degli anni, ci siamo dedicati a pensare e ripensare al perché di molte cose, dando vita a centinaia di teorie, alcune possibili e altre completamente assurde ma… ehi, immaginare è gratis, no? Beh, è proprio così. Il mistero della Triforza scomparsa Una delle teorie più discusse degli ultimi tempi è che la Triforza non esista nella linea temporale di Breath of the Wild e Tears of the Kingdom. Sebbene questo simbolo sia assolutamente centrale nella serie, in questi giochi la sua presenza è praticamente inesistente. Alcuni fan suggeriscono che, in questa linea temporale, la Triforza sia stata distrutta o persa, il che spiegherebbe la sua assenza e la necessità di trovare nuovi poteri e reliquie per affrontare il male. Questa assenza potrebbe anche essere interpretata come un cambiamento filosofico da parte di Nintendo, che forse ha deciso di puntare su una narrazione meno incentrata sulla classica lotta tra bene e male e più sulle sfumature dei personaggi e delle società di Hyrule. Alcuni ritengono addirittura che la Triforza sia stata relegata nel regno del mito, rendendola più un ricordo che una realtà tangibile. Io credo che sia ancora presente, addirittura latente… ma non so cosa ne pensiate voi. L’evoluzione degli Zora in Rito Un’altra teoria popolare – che sarebbe tra quelle più azzardate – è che gli Zora si siano evoluti nei Rito a causa di cambiamenti ambientali. In The Wind Waker, il mondo è coperto da un enorme oceano, che presumibilmente ha costretto gli Zora, creature acquatiche, ad adattarsi e a sviluppare le ali per sopravvivere in un ambiente aereo. Questa trasformazione spiegherebbe l’assenza degli Zora in quel gioco e l’emergere dei Rito come nuova razza dominante. Anche se Nintendo non l’ha mai confermato direttamente, Hyrule Historia e altri materiali ufficiali hanno lasciato indizi che fanno pensare a questo collegamento. Il design stesso dei personaggi rafforza questa teoria: è vero che se si guarda da vicino si nota che condividono alcuni tratti visivi, e la loro evoluzione biologica potrebbe essere intesa come una risposta al cataclisma che ha sommerso il regno… anche se vedo delle lacune. Perché, essendo esseri acquatici, non potrebbero sopravvivere in un grande oceano? Sarebbero nel loro elemento, no? Majora’s Mask e le fasi del lutto Alcuni fan interpretano Majora’s Mask come una rappresentazione delle cinque fasi del lutto: negazione, rabbia, contrattazione, depressione e accettazione. Ogni regione del gioco e i suoi personaggi riflettono una di queste fasi, suggerendo che Link sta affrontando la perdita della sua amica Navi. Questa teoria conferisce un livello emotivo molto profondo al gioco, trasformandolo in una metafora del processo di superamento della perdita che trovo bellissima. Il tono malinconico e il costante ticchettio dell’orologio rafforzano certamente questo senso di urgenza emotiva. Se dovessimo prendere per vera questa teoria, il viaggio di Link non sarebbe solo fisico, ma anche spirituale, e si concluderebbe con l’accettazione del lutto, che gli permetterebbe di andare avanti. È una delle teorie meglio costruite e più discusse all’interno della comunità, ed è stata anche oggetto di numerose analisi accademiche (e dei fan). I templi come vestigia di una guerra santa È stato suggerito che i templi di Ocarina of Time siano i resti di un’antica guerra santa. In origine erano luoghi di culto per le dee, ma dopo una guerra devastante sono stati abbandonati e corrotti. Questo spiegherebbe il loro stato fatiscente e la presenza di nemici al loro interno. Inoltre, alcuni dettagli architettonici e artistici ci danno indizi che i templi potrebbero essere stati appropriati da diverse culture nel corso del tempo, il che dà più senso all’idea di un conflitto storico. Questa teoria darebbe anche un senso alla diversità dei disegni e degli stili dei diversi templi, che potrebbero essere stati modificati a seconda del gruppo che li controllava all’epoca. Il legame come catalizzatore del caos Una teoria alquanto controversa suggerisce che la comparsa di Link sia legata all’ascesa del male a Hyrule – poverino, per quanto è carino. Secondo questa idea, Link si reincarna solo quando appare una grande minaccia, il che implica che la sua esistenza è fondamentalmente un indicatore dell’arrivo di tempi bui. Alcuni lo vedono addirittura come una sorta di maledizione, in cui la sua presenza perpetua un ciclo infinito di conflitti, caos e lacrime. In questa teoria, Link non sarebbe quindi il classico eroe che tutti immaginiamo, ma una pedina del destino intrappolata in una ruota infinita di sofferenza. Questa lettura pessimistica è in netto contrasto con la visione eroica tradizionale che abbiamo in mente, ma fornisce una prospettiva interessante sul ruolo del protagonista. Non mi convince del tutto, ma in termini di dramma è davvero grandiosa. Il legame tra i Gerudo e i Twili È stato ipotizzato che i Twili, abitanti del Regno del Crepuscolo in Twilight Princess, siano discendenti dei Gerudo. Si dice che le due razze condividano alcune caratteristiche fisiche e una storia di esilio. La teoria suggerisce che, dopo essere stati banditi per le loro pratiche magiche, i Gerudo si siano evoluti nei Twili, adattandosi al loro nuovo ambiente. Questa trasformazione potrebbe essere il risultato di secoli di isolamento e dell’influenza della magia crepuscolare. Anche l’architettura e l’arte di entrambe le culture mostrano somiglianze che potrebbero avvalorare questa teoria; tecnicamente i Twili discendono da un gruppo di stregoni che usavano la magia nera, e chi può dire che questi ladri non lo facessero, quindi potrebbe essere. e se i giochi di Zelda fossero ambientati sulla Terra? Una delle teorie più assurde propone che gli eventi della saga di Zelda si siano svolti sulla Terra, milioni di anni prima della nostra era. Secondo questa idea, Hyrule sarebbe un’antica e avanzata civiltà caduta nell’oblio, di cui i giochi raccontano la storia perduta. Alcuni fan hanno persino collegato le rovine del mondo reale alle strutture presenti nel gioco, indicando paralleli tra la storia di Hyrule e alcuni miti antichi. Sebbene si tratti di una teoria del tutto speculativa e non suffragata da prove, essa dimostra il potere di Zelda di ispirare mondi che sembrano quasi reali come il nostro. Devo dire che questa teoria mi piace e non la vedo come una follia. Hyrule sarebbe un’antica e avanzata civiltà caduta nell’oblio e i giochi ne raccontano la storia perduta Gli Sheikah come guardiani del multiverso Immaginate che gli Sheikah non solo proteggano Hyrule, ma siano anche guardiani di molteplici realtà. La loro tecnologia avanzata e la loro conoscenza del tempo potrebbero essere strumenti per mantenere l’equilibrio tra queste diverse linee temporali. Questa teoria, che ho inventato con grande orgoglio, spiegherebbe la presenza di elementi Sheikah in diverse epoche e realtà della saga. Potrebbe anche giustificare il carattere enigmatico di Impa e il suo ruolo centrale nelle diverse versioni della storia. Sarebbe anche compatibile con l’uso di portali, santuari e strutture che sembrano sfidare le leggi della fisica. Teorie sui Kokiri e la loro scomparsa I Kokiri, i bambini della foresta di Ocarina of Time, scompaiono misteriosamente nei giochi successivi. Alcuni ritengono che siano stati trasformati nei Korok, come menzionato in The Wind Waker, ma altri suggeriscono che siano stati spazzati via o addirittura assorbiti dalla foresta quando questa ha perso la sua magia. Questa teoria, anche se in realtà è piuttosto cupa, dà un tono tragico alla storia di queste creature, mostrando come anche i luoghi più innocenti possano essere vittime del passare del tempo e dei cambiamenti nell’equilibrio del mondo. Il castello di Hyrule come nesso dimensionale Alcuni fan ritengono che il castello di Hyrule funga da collegamento tra realtà e linee temporali diverse. La sua costante presenza nella serie, con design sempre diversi ma ugualmente riconoscibili, potrebbe essere dovuta al fatto che viene presentato in modo diverso in ogni universo. Questa teoria spiegherebbe anche perché è sempre l’epicentro di grandi conflitti e perché è spesso legato sia a Zelda che a Ganon. In questo senso, il castello sarebbe un altro personaggio con un ruolo fondamentale nel tessuto mitico della serie. Tra immaginazione e possibilità Le teorie sulla serie di Zelda arricchiscono senza dubbio l’esperienza dei fan, offrendo nuovi modi di interpretare il suo complesso universo. Alcune, anche se piuttosto azzardate, trovano fondamento nei giochi e potrebbero essere vere. Altre, nate dall’immaginazione, dimostrano la passione e la creatività di questa fantastica e vivace comunità. In ogni caso, tutti mantengono viva la magia di Hyrule oltre lo schermo e confermano che The Legend of Zelda è molto più di una saga: è un universo in continua espansione, pieno di segreti che forse non conosceremo mai del tutto, ma che varrà sempre la pena di esplorare.Su 3DJuegos | https://www.3djuegos.com/juegos/the-legend-of-zelda/noticias/casi-todos-nuevos-zelda-se-dice-juego-oscuro-saga-que Su 3DJuegos | Nintendo esaudisce il desiderio dei fan di Zelda Breath of the Wild e Tears of the Kingdom. Solo su Switch 2 ci sarà un sistema di achievement per entrambi i giochi