Le aspettative per Switch 2 sono altissime, milioni di persone aspettano la console ibrida di Nintendo. Manca poco più di un mese perché i giocatori la ricevano e possano giocare con un hardware più potente e giochi esclusivi migliori, come Mario Kart World o Donkey Kong Bananza. I preordini sono aperti da diverse settimane e ci sono diversi territori nel mondo in cui i preordini non sono ancora disponibili. Restrizioni all’acquisto di Switch 2 in GiapponeUno dei paesi con la maggiore richiesta di Switch 2 è il Giappone. Nintendo stessa è rimasta sorpresa dopo aver ricevuto 2,2 milioni di richieste per l’acquisto di Switch 2, quindi ci saranno migliaia di giapponesi che non potranno acquistare la console. Tuttavia, nei negozi la situazione è peggiore, in quanto i principali rivenditori del paese hanno dovuto imporre restrizioni a fronte dell’elevata domanda in Giappone.In seguito al collasso del sistema di prenotazione My Nintendo Store, i principali rivenditori hanno implementato una serie di condizioni che i consumatori devono soddisfare per poter acquistare Switch 2. Secondo IGN, Bic Camera, un rivenditore di elettronica, richiede un minimo di 30.000 yen (oltre 180 euro) spesi negli ultimi due anni per poter partecipare all’estrazione per l’acquisto di Switch 2. Queste misure sono volte a garantire che solo i clienti più fedeli abbiano l’opportunità di acquistare la console. Un altro rivenditore popolare in Giappone è Joshin, che ha esteso queste restrizioni limitando le prevendite dello Switch 2 ai membri Platinum del suo programma Smile, una categoria che richiede acquisti superiori a 150.000 ¥ (oltre 900 €). Va inoltre notato che Nintendo venderà due tipi di Switch 2 in Giappone, uno dei quali sarà molto più economico dell’altro. Nonostante la limitazione regionale e l’unica lingua giapponese, il 97% dei giapponesi vuole lo Switch 2 più economico.Su 3DJuegos | I 20 migliori giochi per Nintendo Switch 2 in uscita nel 2025 In 3DGames | Vi sbagliate se pensate che Mario Kart: World sia “sempre lo stesso”, e il tempo ci ha dato ragione