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World of Warcraft : Warlords of Draenor – recensione

Più di 10 anni fa si ebbe un forte strappo nel mondo video ludico con l’uscita ad opera della Blizzard, del MMORPG per eccellenza: World of Warcraft.

Ancora oggi è primo per numero di utenti, pur essendo un gioco a canone mensile. È il 2015 e World of Warcraft conosce la sua sesta incarnazione. Ma è all’altezza delle aspettative? Avrà ancora la magia del vecchio World of Warcraft? Non ci resta che scoprirlo!

World of Warcraft: Warlords of Draenor

TRAMA

Come ben sappiamo la trama non è sempre il punto forte dei giochi online, che si reggono sulla giocabilità. Tuttavia World of Warcraft inverte (o almeno ci prova), il trend, grazie anche all’universo fatto di libri, fumetti e artwork che espandono decisamente le storie narrate nel gioco. Fulcro di questa espansione sarà di nuovo Garrosh (o forse no?), che in seguito agli eventi narrati in Pandaria riesce a fuggire dalle catene in cui era stato imprigionato, e tornare indietro nel tempo, nel mondo di Draenor, per evitare la corruzione degli orchi ad opera di Gul’dan, creando un’armata di orchi il cui compito sarà quello di attraversare il portale e invadere Azeroth. Spetterà come al solito a noi, fiancheggiati dall’orda e dall’alleanza, il compito di riportare l’ordine.

World of Warcraft: Warlords of Draenor

GAMEPLAY

Partiamo con il dire che la formula che ha reso celebre World of Warcraft è rimasta invariata: avremo la classica progressione del personaggio fino al livello 100 (si parte dal livello 90 per i nuovi) , i talenti per scegliere le nostre abilità a seconda del nostro stile di gioco, i raid fatti con gruppi di più persone e le istance. Su questi aspetti il gioco è rimasto lo stesso di Pandaria, apparte qualche revisione sul numero di skill che erano ormai troppe e quindi una semplificazione generale. Ma attenzione: il gioco sarà comunque molto difficile per chi vuole impegnarsi seriamente nei raid, dal momento che la difficoltà media è aumentata e sarà richiesta una buona dose di costanza per portarli a termine nella nuova modalità Mythic (avremo anche raid finder, flexy e normal). Nonostante questo, iniziamo a storcere il naso per altri motivi; sebbene il lato puramente endgame del gioco sia ancora ottimo, manca il contenuto per i giocatori casual o comunque for fun. Arrivati al massimo livello si aprono 3 sole strade : faccio raid, allevo i pet, faccio PvP. Fine. Il gioco muore lì. All’inizio si è abbagliati dall’immensità del mondo, ma più si gioca più si capisce come tutti gli elementi siano in realtà ridondanti. Togliendo il PvP e i raid, che sono divertenti e quindi ci fanno perdere del tempo, non si ha nulla da fare, se non farmare vecchi raid allo scopo di prendere un pezzo di equip che ci piace particolarmente per l’estetica (processo anche abbastanza noioso e che si completa in 3 settimane circa), oppure per prendere qualche mount molto rara. Se si gioca ad un videogioco più che passare il tempo a farmare , ci si vorrebbe divertire: entrano così in scena altri elementi, ovvero i pet. L’idea era geniale in Pandaria, ma non è mai stata realmente approfondita, rimanendo una semplice collezione che quasi mai ci lascerà soddisfatti (non vi aspettate i Pokémon neanche alla lontana). Non resta che buttarsi sul contenuto delle vecchie espansioni, per ottenere cosa? Farm di daily fino alla noia, oppure gli eventi stagionali della Blizzard (semplicemente mediocri confrontati con quelli di Guild Wars 2).

Uno degli elementi molto decantati prima dell’uscita di World of Warcraft: Warlords of Draenor è stato il Garrison e, diciamocelo, lo meritava. Inizialmente è divertente, c’è la voglia di veder crescere la nostra creazione, ma anche qui, nell’arco di 2 settimane, la magia si esaurisce e diventa solamente farm sconfinato. Inizieremo con il mandare le nostre truppe (che potremo arruolare in vari modi) in missione; queste  ci porteranno oggetti utili, mentre le truppe guadagneranno dell’esperienza per salire di livello e poter fare missioni ancora più ardue. Parallelamente le nostre risorse aumenteranno e potremo così scegliere di potenziare il Garrison oppure costruire edifici, che ci daranno vari bonus in game, mount e cosi via.

World of Warcraft: Warlords of Draenor

GRAFICA E SONORO

Il modo di valutare la grafica è arduo, bisogna capire bene i punti di riferimento sui quali basare la valutazione. Se dovessimo parlare del gioco confrontato con la versione Vanilla diremmo sicuramente che il restyling grafico è stato strabiliante e finalmente possiamo goderci dei personaggi espressivi, nonché ben caratterizzati. Certo, una scelta maggiore per quanto riguarda l’editing del nostro alter ego non avrebbe guastato. Ora, immaginiamo di confrontare la grafica di questo gioco con Final Fantasy ARR o con Black sand, cosa diremmo? Che la grafica è letteralmente vecchia. Che per quanti sforzi si possono fare per aumentare i poligoni e cercare di rendere il gioco visivamente più appetibile, rimane un gioco del 2004, che è stato aggiornato graficamente diciamo più o meno al periodo 2006/2007. Nonostante questo rimangono ottime le animazioni e sono decisamente migliorati gli effetti particellari, nonché la cura del dettaglio in generale.

Ci divertiremo sicuramente nel guardare come è cambiata Draenor e noteremo il grande sforzo fatto per renderla allettante e visivamente rimarchevole. Sicuramente saremo estasiati dalla cura del dettaglio.

Sul sonoro c’è solo un microdifetto: le composizioni migliori sono concentrate all’inizio del gioco per poi tornare nella media più avanti. Rimangono comunque bellissime e probabilmente vi fermerete nella Valle di Torvaluna ad ascoltare qualche brano mentre guardate le stelle.

World of Warcraft: Warlords of Draenor

LONGEVITà

Seriamente. No. Essendo un MMO è potenzialmente infinito (o quasi), quindi diciamo pure che, prima di aver finito tutto quello che offre, ci giocheranno i nostri nipoti.

CONCLUSIONI

Sebbene World of Warcraft: Warlords of Draenor rimanga il migliore, o comunque tra i migliori del suo genere, ha perso la freschezza che aveva anni fa, quando portò un ondata di novità nel panorama video ludico. Sembra che non ci sia stato del vero impegno nel cercare di offrire cose nuove, il gioco è rimasto ormai indietro dalla fine di Lich King.

Vorremmo sottolineare come World of Warcraft: Warlords of Draenor abbia avuto una flessione enorme nel numero di iscritti negli ultimi anni, il che è in parte fisiologico, ma le cause sono da trovare in ciò che abbiamo detto precedentemente. Si è passati da 12 milioni di sottoscrizioni fino a 7 in Pandaria, per poi tornare a 11 con Draenor (almeno questo afferma il produttore; solo che ci sembra strano come solo 3 milioni di persone abbiano acquistato Draenor e altri 8 milioni giochino fino a Pandaria pagando mensilmente) , ma già ora è possibile vedere una nuova perdita di utenti e crediamo che il gioco sia ormai al tramonto della sua longeva vita, sebbene non morirà mai e rimarrà nel cuore di tantissimi videogamers.

Tirando le somme ci troviamo di fronte al solito titolo della Blizzard sul franchise di World of Warcraft: crea dipendenza, chi lo ama continuerà ad amarlo , chi lo odia continuerà a odiarlo. Ma dopo qualche tempo forse ci chiederemo: Ma è davvero così divertente? A nostro avviso forse, non lo è più.

World of Warcraft : Warlords of Draenor

40,69 €
8.3

Trama

7.5/10

Giocabilità

8.5/10

Grafica

6.5/10

Sonoro

9.0/10

Longevità

10.0/10

Pro

  • Ottimo sonoro
  • Nonostante tutto bei panorami...
  • Raid belli e difficili

Contro

  • ...appunto, nonostante tutto.
  • Può creare dipendenza
  • Forse è l'ora di rinnovarsi
Stefano Casantini
Stefano Casantini
Divoratore di ogni tipo di videogioco sin dall'infanzia, crede la sua vita sia un GDR , amante della tecnica , ha svenimenti improvvisi davanti alle ultime novità grafiche
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