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Syberia 3 – Recensione (Switch, PC, PS4, Xbox One)

Dopo 10 anni di lungo sviluppo, è finalmente arrivato l’attesissimo Syberia 3, la nuova avventura grafica di Benoit Sokal.

Ci sono voluti 10 anni di sviluppo, è il Kingdom Hearts delle avventure grafiche, ma Syberia 3 finalmente è nei negozi per permetterci di vivere un grande viaggio in compagnia di Kate Walker e di rincontrare una delle saghe preferite dai fan del genere. L’attesa è valsa la pena? Ve lo raccontiamo in questa recensione.

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La donna delle nevi

Era l’anno 2002, Benoit Sokal e Microids lanciavano Syberia, un’avventura grafica punta e clicca che ci metteva nei panni di Kate Walker, un’avvocatessa di New York che sarebbe diventata un riferimento per i personaggi femminili dell’epoca, proprio come successo con Samus Aran o Lara Croft precedentemente, e segnerebbe una generazione.

Il gioco ci portava dalle Alpi francesi fino in Siberia alla ricerca di Hans Voralberg, erede di una fabbrica di automi che Kate vuole vendere.

Nel 2004 veniva lanciato Syberia 2, seguito diretto dell’avventura in cui Kate continuava il suo viaggio ma, questa volta, con l’intento di trovare i leggendari Mammut siberiani.

Dal primo capitolo, la saga ha conquistato i fan delle avventure grafiche grazie ad una grande narrativa e un peculiare stile artistico, che, come scoprirete più avanti, rimane intatto anche in Syberia 3.

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Ebbene, dopo 13 anni dal lancio di Syberia 2, riprendiamo la storia di Kate Walker proprio dove l’avevamo lasciata. La giovane avvocatessa ha deciso di lasciarsi alle spalle la sua monotona vita a New York, ha affrontato tutta la famiglia e vuole continuare a esplorare quelle terre che le hanno donato la libertà. Syberia 3 inizia proprio nel momento in cui Kate, moribonda per ipotermia in mezzo a una tempesta di neve, viene trovata dalla tribù dei Youkol, che le presteranno i primi soccorsi e la porteranno in una clinica nel paesino di Valsembor. Dopo il risveglio, faremo la conoscenza di Kurk e avrà inizio la nostra evra missione.

Per ringraziare i Youkol, Kate decide di accompagnarli nelle sacre terre dei grandi struzzi delle nevi in cui, ogni 20 anni, è possibile osservare il loro rituale di accoppiamento. Com’è logico, saremo esposti a una grande quantità di pericoli ambientali e personaggi che vogliono complicarci la vita pur di non farci arrivare alla nostra meta.

Un viaggio mistico in cui saremo costretti a realizzare un gran numero di attività: esplorazione di vari ambienti, conversazioni con molti personaggi e risoluzione di rompicapi che faranno le delizie dei fan delle avventure grafiche. La storia, che non è buona quanto quella dei precedenti capitoli, è profonda e piena di dettagli. Benoit Sokal vuol farci riflettere sul razzismo, l’immigrazione, il femminismo, l’amore per la natura, l’amicizia, il passato e molte altre tematiche. Tutto con un inconfondibile stile Steampunk e richiami alla cultura sovietica.

La domanda da un milione di euro. È necessario aver giocato i precedenti titoli della serie per capire la trama di Syberia 3? La risposta è semplice. Non è necessario. Anche se si tratta di un sequel, è l’inizio di una nuova avventura che ha un inizio e una fine. In ogni caso, durante lo svolgimento della storia, vengono citate situazioni e personaggi dei precedenti capitoli, quindi, se hai giocato i precedenti capitoli capirai meglio le reazioni di Kate.

Per i veterani della saga, questo capitolo suppone un rincontro con i Youkol, dato che erano presenti già in Syberia 2. E, anche se Hans Voraberg, personaggio principale dei precedenti due capitoli, non è presente, il suo spirito impregna tutta l’avventura e i cenni al suo lavoro con gli automi sono costanti.

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Rimanere punta e clicca o rinnovare?

Lo sviluppo di Syberia 3 è stato annunciato ad aprile 2009, molto prima che Telltale Game facesse successo con The Walking Dead e che Dontnod ci stupisse con Life is Strange. Di fronte all’insistenza dei fan, Benoit Sokal e Microids hanno cominciato a lavorare ad una nuova avventura di Kate Walker durante il cui processo di creazione probabilmente si sono chiesti: Rimaniamo nel punta e clicca o rinnoviamo? La risposta è stata rimpiazzare il sistema classico con qualcosa di più moderno. Il risultato è un misto tra le avventure Telltale, dialoghi in cui dobbiamo prendere decisioni, e il classico puntare e cliccare. Ma in questo caso non troviamo Quick Time Events.

Non appena iniziata la partita, dobbiamo scegliere il livello di difficoltà a cui vogliamo giocare: Modalità Viaggio, un’avventura semplice per conoscere la storia in cui possiamo contare su aiuti visivi, o Modalità Avventura, più esigente e senza aiuti quando si tratta di risolvere rompicapi. Per questa recensione abbiamo giocato la seconda modalità, in modo da avere un’esperienza più completa.

Syberia 3

Le meccaniche di Syberia 3 sono parecchio intuitive, ma non sono ben rifinite. Come al solito nelle avventure classiche, negli scenari troviamo personaggi e oggetti con cui dobbiamo interagire. Quando siamo vicini a loro, compare una specie di cerchio molto piccolo. Quando ci passiamo sopra con il controller, il punto cambia automaticamente nell’azione che possiamo eseguire: parlare, guardare, raccogliere o interagire. Per portare a termine il movimento, dobbiamo solo premere il pulsante corrispondente sul controller.

Tutti gli oggetti e documenti che raccogliamo vengono salvati nell’inventario a cui possiamo accedere premendo L2 (versione PS4). Per usare alcuni oggetti con l’ambiente, dobbiamo selezionare prima l’oggetto nell’inventario e poi indovinare in quale posizione va posizionato.

Syberia 3
Non siamo la Suicide Squad, ma siamo i cattivi!

I dialoghi sono una delle novità di Syberia 3. Ora, quando parliamo con un personaggio, sono state sostituite le tipiche frasi che selezionavi con il mouse o il controller con opzioni di dialogo che si selezionano premendo diversi tasti nel controller. Abbiamo due tipi di dialoghi: conversazioni e decisioni. Le prime sono chiacchere per trovare indizi, risolvere dubbi sulla nostra missione o semplicemente creare rapporti d’amicizia, le decisioni invece avranno un impatto sulla storia. Se, per esempio, parliamo con il capitano Obo e sbagliamo le risposte, ci troveremo a dover cercare una soluzione alternativa per continuare la nostra avventura, dato che parte il salvataggio automatico e non c’è modo di caricare la partita da un momento precedente.

Infine, abbiamo i rompicapo. Non sono troppo complicati, ma ci faranno pensate e, soprattutto, camminare tra gli scenari per trovare oggetti, portarli in altre zone, interagire con essi, parlare con personaggi… Non sono i classici trova un pannello e decifra qualche parola d’ordine. Sono puzzle che vanno in un “crescendo”, i primi sono molto semplici e gli ultimi ti fanno usare il cervello. In alcuni casi basterà provare e riprovare, ma in altri dobbiamo studiare l’ambiente per trovare la soluzione.

Vi abbiamo detto che le meccaniche non sono molto rifinite, ed è proprio durante i puzzle quando si nota maggiormente. Per girare con precisione alcuni oggetti come valvole, ruote o abbassare una semplice manichetta in un punto preciso, occorre essere estremamente precisi ed avere pazienza sperando che riconosca i movimenti e la manichetta non torni al punto di partenza per i fatti suoi.

Bellezza artistica e musicale che coinvolge

La saga Syberia è nata in 2D classico, ma in Syberia 3 ha fatto il salto al 3D con l’uso del motore grafico Unity. Il livello artistico supera di gran lunga le precedenti avventure di Kate Walker, ma mantenendo il suo stile. Ci sono giochi d’illuminazione, una marea di scene cinematiche, cambi di prospettiva dalla prima alla terza persona, scenari con dettagli curatissimi… Non siamo di fronte a un Horizon: Zero Dawn o un Quantum Break, è evidente che lo sviluppo va avanti da 10 anni, ma per un’avventura grafica è più che ottimo.

Syberia 3

Per quanto riguarda i punti negativi, durante le quasi 15 ore di durata di Syberia 3 abbiamo trovato vari problemi. Il primo è che negli scenari si tende a scontrarsi involontariamente con oggetti, persone, animali, pareti… Il che può stancare. Inoltre, i movimenti di Kate paiono un po’ forzati e, quando sale le scale, si notano alcune situazioni strane, persino comiche. Non sono movimenti fluidi e sembrano rigidi. Forse Kate Walker è un robot e non ce n’eravamo accorti? L’altro tasto dolente sono i tempi di caricamento. Ogni volta che entri in una stanza o cambi di località, compare la temuta schermata nera con uno struzzo che cammina. Infine, ci sono marcati cali di framerate, specialmente durante le scene con molti elementi a schermo.

Syberia 3
20.000 leghe sotto i mari.

Il gioco arriva in inglese con sottotitoli in italiano. Il casting delle voci è stato scelto molto bene ed è piacevoli il mix di diversi accenti per i diversi personaggi. Si notano anche alcuni problemi di sincronizzazione labiale.

Syberia 3

Per finire, dobbiamo parlare della meravigliosa colonna sonora composta da Inon Zur, già responsabile delle musiche di Syberia II che ha lavorato a giochi come Fallout, Prince of Persia o Dragon Age. Si incastra alla perfezione riflettendo lo spirito dell’avventura, così come il suo universo unico e speciale che la rende un altro personaggio della trama. Davvero una gioia poter percorrere gli scenari innevati, oceani e paesi in sua compagnia.

Nonostante gli anni trascorsi dai primi capitoli, Syberia 3 mantiene il livello alto con una buona e profonda narrativa, oltre a personaggi dal grande appeal. Vista la durata, se ci fosse stata una corretta ottimizzazione delle meccaniche, sarebbe stata una delle grandi avventure grafiche della generazione corrente, ma questi piccoli errori hanno un peso. In ogni caso, ci troviamo di fronte a un’avventura godibile e che intrattiene. Se sei un fan della saga, non puoi fartelo mancare.

Syberia 3 è disponibile su PC, PlayStation 4 e Xbox One. La versione fisica per PC include i primi due capitoli della saga per rivivere tutta la storia di Kate prima di imbarcarci nel nuovo viaggio. Inoltre, queste non sono le uniche piattaforme in cui l’avventura sarà messa in vendita. È stato confermato il lancio anche su Nintendo Switch, ma ancora non è stata annunciata la data.

Syberia 3

Conclusione

Syberia 3 è il ritorno di una grande saga e, soprattutto, il ritorno di Kate Walker. La storia è profonda e i puzzle si presentano freschi, ma non sono molto complicati. Artisticamente impeccabile. Mantiene il livello dei precedenti capitoli. Peccato i problemi di ottimizzazione.

Syberia 3

8.6

Giocabilità

7.0/10

Grafica

8.5/10

Sonoro

10.0/10

Durata

9.0/10

Pro

  • Storia che coinvolgr.
  • Design artistico impeccabile.
  • Colonna sonora eccelsa.
  • Durata intorno alle 15 ore.

Contro

  • Caricamenti lenti.
  • Errori nella sincronizzazione labiale.
  • Ambienti 3D non perfettamente ottimizzati.
  • Controlli che a volte sono troppo rigidi.
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