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Ho già giocato ad Atelier Yumia ed è ancora meglio di quanto immaginassi

Qualche giorno fa, ho avuto l’immenso onore di essere una delle prime persone in Europa a vivere in prima persona l’esperienza del Atelier Yumia: l’alchimista dei ricordi e della terra immaginataun gioco molto importante per Rafficanon solo perché si tratta di una nuova tappa per il loro franchise di punta dopo i giochi Ryza, ma anche perché è il primo titolo del franchise a essere localizzato in diverse lingue, tra cui lo spagnolo.

Dopo qualche ora di gioco e una promettente chiacchierata con il suo produttore, Junzo Hosoisono qui per dirvi cosa potete aspettarvi da questa nuova versione, che questa volta promette di accogliere molti più giocatori che mai.

Un Atelier molto più maturo

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La trama di questa nuova release ci porta nel ruolo di Yumia Liessfeldtuna giovane donna che, dopo aver perso la madre in un incidente tre anni prima, scopre di provenire da una famiglia di alchimisti. Il problema? Nel luogo in cui vive, l’alchimia è considerata un’arte pericolosa che porta distruzione, ed è quindi un argomento tabù per tutti gli abitanti. Ciò è dovuto a un misterioso cataclisma che ha spazzato via l’Impero Aladisiano, un luogo che molto tempo fa prosperava grazie all’alchimia, finché… tutto è finito in modo misterioso.

Desiderosa di scoprire la verità, Yumia navigherà attraverso i suoi ricordi e nella terra proibita di Aladiss per scoprire cosa è successo, cercando nel frattempo di ripulire il nome dell’arte alchemica che tanto ama. Naturalmente è accompagnata da un cast di personaggi stravaganti, tra cui il suo supervisore Viktor, sua sorella minore Isla, una simpatica mezza umana di nome Lenja e persino una specie di provetta autocosciente di nome Flammi.

Finora abbiamo potuto giocare solo per poche ore, Atelier Yumia si preannuncia come uno dei giochi con la storia più matura del franchise, che ricorda la trilogia di Dusk, ma con un gameplay moderno e soddisfacente, adatto a chiunque si avvicini al franchise.

Un Atelier molto più aperto

Il mondo di Atelier Yumia è il più grande del franchise fino ad oggi, come ci ha detto il produttore Junzo Hosoi. In esso troviamo una varietà di biomi che Yumia può attraversare piroettando e perfino (una volta più avanti nel gioco) guidando una moto nello stile del DLC di The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Naturalmente, il ciclo di gioco che prevede la raccolta di ingredienti nel mondo aperto, l’uso della sintesi per trasformarli in oggetti utili e il combattimento al fianco dei nostri compagni rimane intatto anche in questo capitolo, ma con alcune modifiche.

A Atelier Yumial’alchimia è più intuitiva che mai: se da un lato potremo usare diverse ricette e manipolare il mana per creare oggetti nel nostro Atelier, dall’altro questa versione introduce una funzione di “sintesi semplice” che ci permette di ottenere oggetti per alchimia in qualsiasi punto della mappa, senza dover visitare ogni volta l’Atelier.

Come nel caso di Atelier Ryzaquesto gioco presenta ancora una volta un combattimento in tempo reale. In esso potremo eseguire due tipi di attacchi, oltre a diverse abilità uniche per ogni personaggio della nostra squadra. Naturalmente, alcuni degli oggetti che abbiamo creato possono essere trasformati in armi, utili anche in combattimento.

Se c’è un’altra cosa che vogliamo sottolineare del combattimento in questo gioco, è l'”Azione alleata”, che permette a due membri della squadra di eseguire un attacco congiunto, nonché il devastante “Aumento di mana massimizzato”, un attacco superpotente che è diverso a seconda del personaggio che lo usa.

Un Atelier migliore che mai

In generale, l’impressione che ho avuto da Atelier Yumia è che si tratta di un passo avanti nel franchise che fa tesoro delle lezioni apprese dai migliori capitoli precedenti. Oltre a tutto quello che vi abbiamo detto, nel gioco abbiamo potuto avere un primo contatto con la costruzione di basi (che possono essere personalizzate a nostro piacimento con pareti, soffitti, mobili… nel più puro stile Nelke) e di campeggi, luoghi in cui possiamo fermarci a riposare, cucinare e chiacchierare con i nostri compagni, sbloccando eventi speciali.

Per ora, tutto ciò che Atelier Yumia ci sta piacendo. Tuttavia, siamo anche consapevoli che abbiamo ancora molto da scoprire. Se da un lato siamo riusciti a portare avanti la storia principale per qualche ora, dall’altro il titolo è ricco di missioni secondarie ad ogni angolo. Dovremo quindi aspettare la nostra recensione per scoprire se ci troviamo di fronte a il miglior Atelier fino ad oggi. Per il momento, indica certamente delle strade da percorrere in tal senso.

Atelier Yumia: l’alchimista dei ricordi e la terra immaginata è in arrivo su Nintendo Switch e altre piattaforme il prossimo 21 marzonon mancate!

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