A Sebastian Stan fu detto che “The Apprentice” non avrebbe vinto premi.
La star di 42 anni è stata nominata per l’Oscar come miglior attore per la sua rappresentazione di un giovane Donald Trump nella foto, ma ha rivelato la sua preoccupazione che il film non avrebbe avuto un impatto tradizionale in mezzo all’infelicità del presidente degli Stati Uniti. Presenza nel film – che esamina la sua carriera nel settore immobiliare a New York City negli anni ’70 e ’80.
Parlando al Santa Barbara International Film Festival, Sebastian ha dichiarato: “Siamo profondamente, profondamente grati di aver ovviamente avuto questo riconoscimento. È stato solo difficile dopo. Non lo sapevi mai. Era così incerto. Non potevi aspettarti mai nulla.
“I had many people say, ‘Well, you’re never going to win anything for this’. And I’m like, ‘Well sometimes it’s not just about that’. It just felt like it was important.”
Il film ha lottato per fare un’impressione al botteghino nonostante sia stato elogiato dalla critica e Sebastian crede che le elezioni presidenziali statunitensi dell’anno scorso abbiano suscitato la sua performance commerciale.
L’attore “Pam and Tommy” ha detto: “There’s mixed feelings about it. We went through an election while we were doing this, so there were so many feelings and there are still feelings. There’s not just one thing.”
Stan pensa che il riconoscimento dei premi per “The Apprentice” consentirà al pubblico di guardare il film in modo diverso.
Ha detto: “Ora il film viene visto, più persone possono andare lì. Possono continuare a guardare e cercare di capire. Perché dobbiamo capire. Questa è l’unica cosa.
“Questa non è una situazione in cui possiamo essere indifferenti o possiamo seppellire la testa nella sabbia e aspettare di svegliarsi e poi vedere cosa succede. Sta succedendo ora e stiamo vivendo in un mondo in cui hai miliardari che sono Dicendoti come pensare e come sentirsi e tutti si stanno urlando a vicenda se stai pensando diversamente.
“And this is just about forming your own opinion and being able to have courage to say that. So that’s why I admire the movie.”
Il co-protagonista di Sebastian Jeremy Strong ha recentemente spiegato di aver pensato a “l’apprendista” come “more of a horror movie” Da quando Trump è stato eletto per un secondo mandato alla Casa Bianca.
L’attore della successione, che interpreta l’avvocato Roy Cohn nel film, ha detto a Deadline: “Penso che il film nel contesto di eventi recenti sia diventato sempre più un film horror per me. Ed è come ha detto Roy Cohn, e Penso di aver detto nel film, ha detto: “Questa è una nazione di uomini, non le leggi” e stiamo davvero testando quella tesi in questo momento in America.
“He’s the ultimate Machiavellian in the sense that Machiavelli said that, ‘The ends justify the means’.”
