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Dragon Ball Super: le differenze dell’ultimo capitolo del manga (32) rispetto all’anime

Dragon Ball Super è edito in Italia da Edizioni Star Comics con i primi 3 volumi disponibili.

ATTENZIONE: L’articolo contiene SPOILER per chi segue la programmazione italiana della serie.

Il numero di marzo 2018 di V-Jump, rivista edita da Shueisha disponibile dal 20 gennaio 2018 in Giappone, ha pubblicato il capitolo numero 23 del manga di Dragon Ball Super, scritto e sceneggiato da Akira Toriyama e disegnato da Toyotaro, il quale si intitola “I super guerrieri si riuniscono! Parte 2“.

Il capitolo manga è parte integrante dell’arco narrativo de “La Sopravvivenza degli Universi” il quale trova sbocco nevralgico nell’evento del Torneo del Potere. La manifestazione è una battaglia per la sopravvivenza la quale riunisce gli otto Universi con il livello più basso. Ciascun Universo deve presentarsi con un team da 10 guerrieri e se tutti vengono spinti fuori dal ring, allora l’interno Universo d’appartenenza sarà eliminato.

L’Universo vincitore non otterrà nulla, semplicemente sarà risparmiato dalla cancellazione. Tuttavia, il guerriero più meritevole otterrà la possibilità di poter esprimere un desiderio con le Super Sfere del Drago.

Detto questo, come sappiamo, la versione manga di Dragon Ball Super si trova a rincorrere gli eventi dell’anime, pertanto si sono verificate diverse situazioni nelle quali il manga stesso ha presentato sostanziali differenze rispetto a quanto creato da Toei Animation. Anche il recente capitolo del manga presenta delle differenze rispetto all’anime e in questo articolo cerchiamo di raccoglierle tutte brevemente nelle prossime 4 pagine.

Dragon Ball Super: le differenze dell’ultimo capitolo del manga (32) rispetto all’anime è di MangaForever.net

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