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Continua imperterrita l’ondata di cheater che imbrogliano nei Raid EX su Pokémon GO

Nonostante i mille tentativi da parte di Niantic di frenare e bloccare il continuo flusso di giocatori che gioca imbrogliando al titolo mobile (un tempo) più virale di sempre, qualcosa continua sempre ad andare storto. E ovviamente, a rimetterci sono sempre quegli utenti onesti che preferiscono evitare mezzucci e trucchetti per avanzare nell’avventura.

Pokémon GO contagia proprio tutti, persino il Primo Ministro norvegese: peccato che alcuni giocatori non siano onesti come lei

Questa purtroppo continua ad essere la triste realtà di Pokémon GO, una realtà della quale numerosi utenti continuano anche e giustamente a lamentarsi. Stavolta è toccato a Rickey Yaneza far sentire la propria voce: un utente di Reddit che ha condiviso la sua frustrante esperienza tramite web.

Rickey racconta di aver provato a partecipare ad un Raid EX di Mewtwo in una zona di New York, la High Line. Una immensa distesa di binari abbandonati era lì a tenergli compagnia, insieme a soli altri due giocatori. Perché sì, le altre 40 persone che in teoria stavano partecipando allo scontro, di fatto, non c’erano. Fantasmi? No, pigroni seduti sul divano di casa, che per ottenere tutto e subito preferiscono ricorrere ai cheat, piuttosto che mettersi un paio di scarpe e camminare.

Ma questa è solo una delle tante testimonianze arrabbiate. E ovviamente non sono casi, questi, che accadono solo a New York. Rachel Joy, una giocatrice assidua di Pokémon GO provieniente da Seattle, ha descritto una situazione molto simile a quella di Rickey. Durante l’ultimo Raid EX di Mewtwo a cui ha partecipato, Rachel ha contato accanto a lei circa undici giocatori; peccato che il gioco, invece, ne segnalava molti di più.

I cosiddetti spoofer, ovvero gli utenti imbroglioni che smanettano sulle impostazioni del GPS, sono praticamente all’ordine del giorno. “Le lobby sono completamente piene di spoofer”, ha scritto Charliepuplaw, sempre su Reddit, sostenendo che “le palestre sono sempre piene di account falsi”. E conclude: “Io adoro Pokémon GO, ma gli spoofer rendono difficile persino provare a giocare”.

I Raid EX sono già regolati da un sistema piuttosto controverso, dal momento che avvengono casualmente e con poco preavviso, e dal momento che il processo di invito non risulta essere poi così trasparente. I giocatori onesti, allora, si danno parecchio da fare, partecipando ad un sacco di altri Raid nella speranza di ottenere un invito, e macinando chilometri per raggiungere i luoghi in cui essi si svolgono.

Ovviamente gli spoofer, da questo punto di vista, hanno vita facile. Non solo non devono andare da nessuna parte, ma possono di conseguenza partecipare ai Raid più facilmente e molto più spesso di quanto non faccia un giocatore comune, vedendo quindi aumentare le proprie possibilità di essere invitati al tanto bramato Raid EX.

I continui aggiornamenti da parte di Niantic non sembrano smuovere la situazione

In tutto ciò, comunque, ringraziamo come sempre Kotaku per lo spunto di riflessione, nella speranza che qualcosa prima o poi riesca a cambiare, che sia da una parte (quella dei cheater e di una implausibile “redenzione”) o dall’altra (nell’efficacia delle strategie anti-cheat da parte di Niantic).

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