HomeNotizieVideogame, slot e arcade. La mitologia greca continua a fare scuola

Videogame, slot e arcade. La mitologia greca continua a fare scuola

Sono pochi i generi gaming capaci di resistere al passare del tempo, al ricambio delle generazioni, all’avvento di nuove tecnologie e al sorgere di nuove piattaforme. Tra questi pochi, la mitologia greca è un vero e proprio fiore all’occhiello della storia del gioco.

Proviamo allora a ripercorrere il nastro, andando indietro nel tempo. E partiamo dagli anni 80, precisamente dal 1987 quando la Nintendo crea “Kid Icarus”, prima per la periferica Famicom Disk System e poi per la NES, praticamente le nonne della nostra Play Station. Come tipologia siamo all’interno dei videogiochi a piattaforma e il tutto era ambientato ad Angel Land, un mondo fantastico ispirato alla mitologia greca. Il personaggio principale è Pit, che parte alla ricerca di tre tesori sacri per salvare la sua patria e la sua regina, la dea Palutena. L’accoglienza non fu delle migliori ma con il tempo Kid Icarus divenne un vero e proprio classico, con gli esperti che lo elogiano soprattutto per gli aspetti musicali e di commistione con altri generi.

Da un alto al passato a un salto al futuro, ovvero quello delle nuove frontiere della mitologia greca nel gaming. È il caso delle slot machine, con molte software house che hanno deciso di puntare su questa tradizione per creare nuovi titoli e nuovi modi di gioco. Lo dimostra bene la casa di produzione di Spinomenal che con la slot machine “Titan’s Rising” ha puntato sugli Dei dell’Olimpo in lotta con i potenti Titani per appassionare ancora di più il suo pubblico. Il legame tra Antica Grecia e gaming, infatti, è tutto qui: nella passione che si instaura tra utenti e trama di gioco, nella capacità di viaggiare nel tempo.

Si spiega così il successo di titoli legati alla Grecia come “Hades” oppure “Titan Quest”, per non parlare di “Age of Mithology”, “Assassin’s Creed Odyssey” oppure “Rise of the Argonauts”. Oppure, se vogliamo tornare indietro nel tempo, ad “Aaargh!”. No, non è un’esclamazione, ma il nome di un videogioco arcade progettato dalla Arcadia Systems di Mastertronic negli anni 80 e successivamente trasformato dalla Electronic Arts. Il giocatore, in questo caso, può controllare un mostro gigante, a scelta tra un ciclope e un drago. Il gioco si sviluppa in dieci città dell’Isola Perduta e ognuna rappresenta un’era diversa, tra cui anche l’Antica Grecia.

Dagli anni 80 a oggi sono passati oltre 40 anni, eppure il successo della Mitologia greca non sembra interrompersi. Anzi: viaggia a vele spiegate verso il futuro. E chissà quali altre forme prenderà.  

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