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Final Fantasy XV Episode Duscae – Preview

Abbiamo provato Final Fantasy XV Episode Duscae per raccontarvi che direzione sta prendendo la serie, e come si è adeguata all’open world.

Ogni cosa ha un sui ciclo. Uno dei più famosi probabilmente è il ciclo di Sonic, un annuncio più o meno promettente che ci fa dimenticare tutti gli errori del passato, alcuni mesi prima del lancio in cui l’illusione vince contro il buon senso e una facciata contro il muro della realtà quando il gioco ormai è nella nostra console e riusciamo solo a pensare a tirarlo fuori da lì e non sperare mai più in un Sonic, mai!, fino a quando si annuncia il seguente Sonic e la possibilità che quella sia davvero la volta buona si presenta ancora. Questo è uno dei cicli più conosciuti, ma ce ne sono tanti, un altro dei più famosi è Final Fantasy, o almeno lo è per me. E Final Fantasy XV Episode Duscae è il prossimo capitolo di questo ciclo.

Final Fantasy XV Logo

In questo modo potrete capire il mio interesse in Final Fantasy XV Episode Duscae, la demo che presenta il prossimo capitolo della serie numerata Final Fantasy, oltre a un buon espediente per vendere Final Fantasy Type-0 HD, remake del (finora inedito nel nostro territorio) gioco uscito per PSP è inclusa la demo su cui abbiamo potuto mettere le mani questa settimana. Non l’abbiamo giocata per intero a causa del poco tempo: Se dobbiamo categorizzare le demo, Final Fantasy XV Episode Duscae somiglia più a Metal Gear Solid V: Ground Zeroes che alle limitate versioni di prova a cui siamo abituati.

Da un po’ di tempo a questa parte, il valore di Final Fantasy è quello di un campo su cui esperimentare per Square Enix, campo in cui si permettono di ampliare, non sempre con lo stesso successo, le frontiere del genere che, per gran parte, è uscito alla ribalta grazie a loro. Bravely Default è la cosa più simile a un Final Fantasy classico che ci dobbiamo aspettare da Square Enix, i capitoli numerati, MMO inclusi, sembrano essere più votati alla ricerca di formule nuove che infondano aria fresca a un genere sempre più di nicchia, è più facile mettere Episode Duscae nel sacco dei Final Fantasy che in quello degli JRPG, qualcosa che, a mene fredda, non dev’essere necessariamente negativo. Ecco il Behemot attorno a cui ruota la missione principale, in cui Noctis e il suo gruppo cercano di dargli la caccia, ecco i chocobo, che abbiamo visto solo menzionati nella cartina dell’enorme mappa che possiamo esplorare nella demo. Tutti i nostri sforzi sono stati riposti nel cercare di finire la missione del Behemot, nonostante gli avvisi che non saremmo riusciti nel (più o meno poco) tempo a disposizione. Ne è valsa la pena.

final fantasy XV episode duscae

Parliamo di sensazioni: la prima cosa che ci è venuta in mente quando ci siamo posti ai comandi di Final Fantasy XV, forse per il modo in cui comincia Episode Duscae (L’auto di Noctis è il suo gruppo è guasta, bisogna ottenere denaro per ripararla), è stata Jurassik Park. Quando abbiamo preso il controllo totale di Noctis (dopo un piccolo tutorial in cui si spiegava il sistema di combattimento, che vedremo dopo), di fronte a noi si vedeva un grande campo vuoto, molto bello, vistoso, ma vuoto in fin dei conti. Abbiamo mosso un po’ la telecamera e abbiamo scoperto di fianco a noi un enorme lago su cui camminavano alcuni mostri giganti, dieci o quindici volte più grandi di noi, man mano che esploravo con la telecamera, senza muovermi da dov’ero, i dintorni, vari tipi di creatura cominciarono a farsi vedere, alcune di aspetto amichevole, altre chiaramente pericolose. L’open world di Final Fantasy XV, come si è visto in alcuni trailer, cerca un tipo di immersione molto diverso, più organico rispetto a quella di altri giochi della serie. Le praterie, laghi e boschi di Final Fantasy XV Episode Duscae impressionano per i giusti motivi, per scala e sensazione di essere di fronte ad un mondo pieno di possibilità più che di puro muscolo tecnico, perché, anche se è un gioco molto gradevole alla vista, né il framerate né la risoluzione impressionano.

Via i combattimenti a turni, quando troviamo un gruppo di nemici (o, in realtà, qualsiasi entità che possiamo attaccare) entriamo e usciamo automaticamente dalla battaglia in base alla nostra distanza, senza chiare barriere, più simile a quanto si vede in Dragon Age Inquisition che a ruolo a turni puro. Il sistema di combattimento ci è sembrato interessante: basato sulla gestione dei punti magia (che ci consentono di effettuare diversi attacchi speciali, ma anche di schivare gli attacchi nemici per esempio) cerca di essere più dinamico e agile, combinando l’attacco principale con le abilità e i tempi di ricarica. Curiosando nei menu di armi e abilità è stato piuttosto chiaro dalla quantità di opzioni (disponibili e bloccate nella demo) che non sarà semplice. Confidiamo abbastanza su Square Enix per disegnare sistemi di combattimento complessi e interessanti, nonostante Final Fantasy XIII-2 ci abbia lasciato l’amaro in bocca, tutto quello che riguarda i combattimenti contro nemici sembra notevole, molto meglio di tutto quello che lo circonda.

Final Fantasy XV

Ciò che circonda il sistema di combattimento in Final Fantasy XV Episode Duscae pare seguire lo stesso sentiero di sperimentazione, adattando il design della loro serie più conosciuta a certe tendenze che non gli appartengono in realtà, anziché lanciarsi nel vuoto e cercare di fare tutto da capo. L’esplorazione open world è di quelle che continuano a proporci missioni secondarie ramificando le principale, invitando all’esplorazione e alla ricerca di oggetti. Molto interessante il sistema notte/giorno, con chiari effetti sullo sviluppo dei personaggi. L’esperienza accumulata durante il giorno si applica quando ci accampiamo e dormiamo e, in modo simile, ci svegliamo con alcuni effetti positivi sui nostri personaggi (modificatori d’attacco e difesa ad esempio) in base a cosa ceniamo quando ci accampiamo. Molto interessante il ricettario: durante i nostri viaggi troveremo alimenti che poi potremo combinare per creare alcuni piatti, ognuno coi propri effetti sul gruppo.

Final Fantasy XV

Final Fantasy XV Episode Duscae è una dichiarazione d’intenti interessante. Il salto all’open world è logico: tutti i Final Fantasy hanno voluto simulare mondi enormi e interconnessi, quindi era questione di tempo prima che Square Enix si decidesse a fare il passo. È un passo ragionevole, ma anche con dei rischi. In Final Fantasy XV Episode Duscae si intuiscono alcune proposte per dare varietà a un tipo di gioco che, se si limitasse all’esplorazione e al combattimento più tradizionali di Final Fantasy, forse rimarrebbe un po’ vuoto, come la parte della missione del Behemot (no, non l’abbiamo finita. Come ci avevano detto era troppo lunga, circa tre ore, dicono) in cui dobbiamo inseguirlo nella nebbia, nascondendoci dietro a rocce e mantenendo le distanze perché non ci scopra e senza che ci sfugga. Voglio pensare che sapranno fare uso di queste sezioni (tristemente macchiate perché troppo abusate, ci sono buoni esempi recenti di missioni stealth inserite in qualsiasi gioco, ma è più facile pensare a quelli che lo fanno peggio) per donare sapore anziché creare trappole al ritmo dell’avventura cercando piroette che non convengono.

Vogliamo crederci, e dopo aver provato Final Fantasy XV Episode Duscae continueremo a farlo. Il ciclo continua. Siamo di quelli che non perdono le speranze, dopo tutto.

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